Intervista Pirlo Juve Dinamo – Il commento a caldo a Sky Sport di Andrea Pirlo dopo la vittoria della Juventus per 3-0 sulla Dinamo Kiev in Champions League. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com: “Non si può avere sempre la palla, si può anche soffrire 5-6 minuti. Loro hanno cercato il pareggio, ma non ho mai visto nessuno avere predominio per 90′, soprattutto in Champions è normale. Sono contento dell’approccio mentale dei ragazzi”.
“La mia battuta di ieri? Non so chi se la sia presa, vedevo semplicemente che qualcuno continuava a insistere su alcune cose. Ma io vado avanti col mio lavoro, come sempre: so di essere giovane e lo sanno anche gli altri, però sto migliorando giorno dopo giorno”.
“Non dobbiamo accontentarci di giocare le partite tanto per giocarle, ogni partita è importante non solo per la classifica, ma per la nostra crescita di squadra. Avevamo bisogno di fare una partita da squadra e l’abbiamo fatto: ora testa a derby e Barcellona. Avevamo bisogno di un segnale positivo da trovare dentro noi stessi”.
Intervista Pirlo Juve Dinamo a Sky Sport
SU MORATA – “Lo conosciamo bene, ha avuto un percorso di crescita qui alla Juventus. All’inizio entrava poi usciva, poi dopo le esperienze a Londra è Madrid è cresciuto molto, qua si sente a casa, libero, è contento di far parte di questo gruppo e quando sei libero mentalmente le tue qualità escono sul campo. Lo volevamo a tutti i costi e siamo contenti di averlo con noi”.
SUL CAMP NOU – “Mi sento pronto, sono le partite più facili da giocare e spero lo siano anche da preparare come allenatore: ti portano a concentrarti al massimo. Sono le sfide che ti svoltano la stagione a livello di autostima, sicuramente andremo a Barcellona per fare il nostro gioco e vincere. Ma prima abbiamo il derby, prima ci concentriamo sul campionato e poi pensiamo a martedì prossimo”.
SU CHIESA – “Sono contento per Federico, aveva bisogno di sbloccarsi. Gli ho detto che non devo chiamarlo tre volte io per andare a chiudere l’azione, dev’essere lui già pronto ad andare dall’altra parte quando l’azione si sviluppa: è stato bravo e sono felice per lui”.