Alla vigilia della sfida contro il Genoa, l’allenatore dell’Inter Antonio Conte risponde alle domande dei giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa di Appiano Gentile. Questa è la partita più importante?
“Di questa stagione sicuramente, anche perché è l’ultima che rimane da giocare. Ho sempre detto che per noi sarebbe stato importante arrivare a Natale nelle migliori condizioni possibili perché sono stati cinque mesi in cui per tante ragioni abbiamo dovuto affrontare problemi importanti. Li stiamo affrontando nella maniera giusta e questo ha responsabilizzato molto diversi calciatori, che hanno capito come fosse necessario alzare i giri del motore”.
Che occasione può essere per Agoumé ed Esposito?
“Sicuramente c’è stata una crescita importante da parte di questi due ragazzi che hanno avuto modo di allenarsi con noi. Soprattutto Esposito. Sono giovani e hanno meritato l’esordio, hanno le qualità per essere parte delle fondamenta del futuro di questa società. So che ci metteranno il massimo, sia dall’inizio che a gara in corso”.
Chi recupera tra gli infortunati?
“Vediamo, manca ancora un allenamento. Faremo delle valutazioni sapendo che le squalifiche di Brozovic e Lautaro ci mettono ancora di più in emergenza”.
Cosa significherebbe per voi tornare a pari punti con la Juve nonostante tutte le difficoltà?
“Sarebbe un segnale importante per noi e per tutto l’ambiente. Ero molto preoccupato un po’ di tempo fa proprio perché la situazione ci costringeva a scelte obbligate, a puntare sempre sugli stessi e prenderci rischi importanti. Avevo chiesto di arrivare a Natale nel miglior modo possibile, adesso siamo lì e sarebbe fantastico se riuscissimo domani, in una situazione di grande emergenza, a vincere la partita. Il Genoa”.
Cosa vi è mancato contro Barcellona, Roma e Fiorentina?
“Sono molto critico e chiedo molto, ma devo anche essere onesto e dire che abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Non è bello parlare di fortuna e sfortuna perché non fa parte del nostro modo di pensare, ma in in queste tre partite abbiamo avuto diverse occasioni. Adesso mi auguro di vedere la stessa intensità che avevo visto anche contro la Roma, magari con un po’ di attenzione in più in tutto e per tutto. Dovremo essere perfetti per portare a casa la vittoria”.
Con i giusti correttivi e con qualche uomo in più, l’Inter dove può arrivare?
“L’obiettivo nostro fin dall’inizio dell’anno è sempre stato quello di diventare squadra. Abbiamo iniziato un percorso e ci stiamo lavorando, in questi casi sai benissimo che puoi trovare buche, sterrati e salite che cercano di stoppare il cammino. Noi dobbiamo essere bravi ad andare avanti al di là delle difficoltà che si possono trovare. Questo percorso è iniziato, servirà pazienza e io per primo dovrò averne per continuare a costruire. A volte vinci e costruisci mentre altre volte costruisci senza vincere. La vittoria può ingannare. Ci sono situazioni in cui non vincendo sai che stai ponendo basi durature che possono diventare importanti nel tempo. La nostra intenzione è questa, poi prima si arriva meglio è. Ma non ci siamo solo noi e ci sono squadre che hanno iniziato lo stesso percorso da tempo”.
Domani termina l’anno, quanto ti piace essere l’allenatore dell’Inter e far parte di questo progetto?
“Più passa il tempo e più entri nel progetto. Sono stati cinque mesi in cui ho lavorato tanto e sono stati mesi in cui abbiamo lavorato tra tante difficoltà. Ma sapevo benissimo che iniziando da un nuovo progetto ci sarebbero state difficoltà e in tal senso la mia storia parla per me, non ho mai trovato situazioni apparecchiate dove entri, ti siedi e inizi a mangiare. Stiamo lavorando insieme per costruire qualcosa di importante e sarà importante lasciare una traccia, che non significa vincere ma porre basi importanti”.
Come procede il recupero di Sanchez?
“L’infortunio di Sanchez è stata una tegola non da poco per noi. In tutto questo tempo aver avuto Romelu e Lautaro sempre disponibili ci ha fatto ovviare un po’ al problema. Nel frattempo è cresciuto Esposito sotto tanti punti di vista. Sanchez freme per la voglia di tornare, ama la sfida e le competizioni, ma bisogna rispettare i tempi che hanno dettato i medici. Spero che il suo desiderio di giocare ci dia qualcosa in più”.
Ha visto Skriniar un po’ in difficoltà?
“Sinceramente, se vogliamo parlare di Skriniar, sapete benissimo anche vedendo quanto lo utilizzo, che importanza riveste per noi. È un calciatore moderno, giovane e sta lavorando tanto per migliorare. Sta facendo bene come stanno facendo bene anche i suoi compagni di reparto. Siamo vicini alla testa della classifica e questo dimostra che tutti stanno facendo bene”.
Può farci un personale bilancio del suo 2019?
“Da gennaio in poi ho iniziato qualche chiacchierata con le società interessate a me. Con l’Inter ho trovato l’intesa anche perché avevo già lavorato con Marotta in passato e mi è piaciuto molto quello che ha detto il presidente. La società è ambiziosa e ha voglia di costruire, anche se tutti sappiamo che la base di partenza era lontana dal potersela giocare. Sono passati 5 mesi e sono felice di aver trovato questo gruppo di calciatori, sono felice di venire qui ad Appiano e trovare persone meravigliose. Questo mi dà gioia e voglia di continuare a lavorare a lavorare nonostante alcune situazioni a volte me la facciano passare questa voglia”.
fonte: calciomercato.com