Dybala in panchina ancora. È l’intervallo della partita tra Juventus e Fiorentina e negli spogliatoi dell’Allianz Stadium Andrea Pirlo decide di sostituire Alvaro Morata per inserire Federico Bernardeschi. È il 73’, i bianconeri sono ancora sotto 1 a 0, e il tecnico decide di far uscire McKennie e inserire Kulusevski. In tutto questo, Paulo Dybala rimane impassibile in panchina per tutti i 90 minuti. Tra l’altro, come segnalato da molti tifosi sui social, sarà l’unico a rimanere al suo posto fino alla fine del match, mentre i compagni sono già rientrati all’interno dello spogliatoio.
Osservando il tipo di cambi fatti, l’idea tattica di Pirlo appare, tutto sommato, piuttosto chiara: provare a mantenere una certa tensione alla fase offensiva senza, però, perdere in fisicità e affidandosi a calciatori solidi anche in fase di non possesso e transizioni in difesa. Il rischio, infatti, a squadra scoperta, sarebbe stato quello di prendere il 2 a 0 e rendere così impossibile la rimonta.
Dybala in panchina per tutta la gara, cosa c’è dietro?
In realtà, questo è proprio quello che è successo ieri sera e col senno di poi, quando parlare è più facile, viene da domandarsi se la fantasia e i colpi di Dybala non sarebbero stati più utili rispetto all’apporto di un Bernardeschi che non è mai stato, veramente, un valore aggiunto per la Juventus, uno di quei calciatori in grado di cambiare le sorti di una partita.
Con 90 minuti passati in panchina a prendere il freddo umido di Torino, finisce una prima parte di stagione orribile per Paulo Dybala, tempestata da una serie di problemi fisici che hanno condizionato fortemente le prestazioni in campo dell’argentino. E proprio quello dei problemi fisici, e in particolare l’infortunio muscolare che lo escluse dalla lista dei convocati per Parma, potrebbe essere il motivo per cui Pirlo ieri sera ha rinunciato alla Joya.
D’altronde, l’allenatore ha sempre dimostrato, a parole e con i fatti, di puntare su Dybala e di avere fiducia nelle sue qualità. La spiegazione più logica all’esclusione, quindi, sembra essere quella legata ad una forma fisica ancora lontana dal top perché altrimenti risulta difficile dare una risposta al perché al numero dieci non sia stato concesso nemmeno uno spezzone di partita, quando la Juventus era ancora alla rincorsa del pareggio.
A meno che, il futuro di Paulo Dybala in bianconero non sia già segnato e il mercato di gennaio non ci regali un colpo di scena che nessuno avrebbe immaginato solo pochi mesi fa.
fonte: ilbianconero.com