Chi è Akè – Continua il mercato “dei giovani” della Juventus. Un tema che abbiamo approfondito in questi giorni. Dopo Dabo, De Marino e Lungoyi (che arriverà in estate) il club bianconero mette a segno un altro colpo per l’Under 23: Marley Akè, 20enne ala sinistra in arrivo dal Marsiglia in uno scambio alla pari col gioiello della Primavera Franco Tongya, che si trasferirà dunque in Francia. Lo scambio è stato concordato, mancano solo i dettagli finali. Akè farà parte dell’organico di Lamberto Zauli, ma potrà tornare utile anche al suo collega Andrea Pirlo…
PRESENZA – Come vi abbiamo già spiegato oggi nel darvi la notizia, Akè non è un giocatore con esperienza solo nei settori giovanili o nelle seconde squadre. André Villas-Boas lo ha infatti lanciato nella prima squadra dell’OM già la scorsa stagione.
Chi è Akè, il nuovo acquisto della Juventus
Da quel 29 settembre 2019, quando entrò nel finale di un match pareggiato contro il Rennes, Akè ha totalizzato 26 presenze tra tutte le competizioni: 9 nella scorsa Ligue 1 e altrettante in quella in corso (in tutto 18 apparizioni nel campionato francese), 3 in Coppa di Francia, una in Coppa di Lega e 4 in Champions League.
Sempre da subentrato, c’è da dire, tranne l’unica da titolare in Coppa di Lega dove fu sostituito all’intervallo contro il Monaco, ma intanto ha già un ampio rodaggio da “giovane aggregato”, qualcosa che lo rende perfettamente pronto per fare da ascensore tra lo status di punto fermo dell’Under 23 e convocato al seguito della prima squadra bianconera.
IDENTIKIT – Marley Akè è perfetto per il 4-3-3 di Zauli: è un’ala che gioca a piede invertito sulla corsia mancina, che ama dunque rientrare per andare al tiro o combinare con i compagni. Se nel Marsiglia non ha inciso particolarmente, almeno a livello di tabellino, tra i grandi, nella “Serie D” francese con la maglia del Marsiglia B nel 2019 mostrò una certa confidenza con gol e assist, con tanto di tripletta contro l’Endoume che convinse Villas-Boas a portarselo stabilmente in panchina con licenza di entrare nei secondi tempi. E di colpire le stanche difese avversarie grazie alle sue doti di dribbling nello stretto.
fonte: ilbianconero.com