Paratici intervista: “Berardi è stato vicino alla Juve. Pogba invece…”

Paratici intervista – Fabio Paratici torna a parlare dopo l’addio alla Juventus e l’approdo al Tottenham, dove ha assunto la carica di direttore sportivo. L’ex dirigente bianconero ha toccato molti argomenti, tra passato e presente, rivelando anche alcuni retroscena di mercato:

Berardi è stato molto vicino alla Juventus, ma sono felice per lui perché siamo stati in contatto per tre anni, sin da quando giocava in B – le parole di Paratici a Sky – abbiamo cominciato a trattarlo dopo poche partite, è un grande talento e sarebbe stato un peccato non poterlo mostrare a livello internazionale”.

“Sono felice per lui. Chiesa? Non sempre va tutto bene e il giudizio della gente può sempre cambiare, è giusto così. Noi siamo sempre stati molto convinti di lui, un ragazzo con grande qualità e soprattutto un carattere pazzesco. La sua dote principale è la tenacia e la voglia di migliorare ogni giorno”.

Paratici intervista, le parole su Berardi e Pogba

Sempre in tema di mercato, Paratici parla anche del possibile ritorno di Pogba alla Juventus: “Siamo sempre molto affezionati ai calciatori che abbiamo avuto. Paul è arrivato a 18 anni, è cresciuto con noi ed è stata una grandissima soddisfazione vederlo avere successo. Questo affetto fa parte della relazione che c’è sempre tra Pogba e la Juventus. Detto questo, credo sia molto difficile, non c’è mai stato un momento in cui siamo stati vicini a riprenderlo“.

Il dirigente emiliano poi parla del suo Tottenham: “Kane è un grandissimo giocatore, non vedo l’ora di vederlo all’opera. L’obiettivo del club e mio è quello di tenerlo per un altro anno. Ho visto tanti grandissimi attaccanti in Italia, Kane è uno dei migliori al mondo. E’ un giocatore completo e speciale. Non l’ho sentito, non ho voluto disturbare i calciatori dell’Europeo“.

Sulla possibilità di una finale Italia-Inghilterra a Euro 2020, Paratici ha scherzato: “Mi andrebbe male in ogni caso. Qualora dovesse vincere l’Italia non so come mi accoglierebbero i miei colleghi di lavoro, sono qui da dieci giorni (ride, n.d.r.)”.

Della semifinale tra azzurri e Spagna, in programma martedì prossimo, dice: “Mancini sta dimostrando di essere un grande allenatore, come lo è Luis Enrique. Sarà una partita tattica. Rispetto a loro noi abbiamo qualche certezza in più nei calciatori, a livello di solidità“. Poi rivela la sua amicizia con due veterani della Juventus: “Bonucci? Lo sento. Lui e Chiellini sono miei amici e sono speciali per me. Non sono stati solo miei calciatori“.

Il discorso torna sui bianconeri, con il racconto dell’addio al club di Andrea Agnelli: “La fine del mio rapporto con la Juventus? Non è cambiato nulla, sono stati 11 anni meravigliosi, che nel mondo del calcio sono un’enormità. Mi porto tantissimi ricordi, è stata un’esperienza meravigliosa. Senza il caso Suarez sarei ancora alla Juventus? Sono cose che succedono, ci sono delle indagini in corso che accerteranno la situazione. Piano piano le cose si stanno chiarendo, sono molto tranquillo in questo senso e non credo che abbia inciso. E’ un dispiacere personale vivere queste situazioni, ma quando hai certi ruoli può capitare”. 

Ma Paratici fosse rimasto alla Juve, Allegri sarebbe tornato sulla panchina bianconera? “Non lo so, avevo già parlato con Agnelli e non avevo pensato alla programmazione. Devo solo ringraziare Allegri per i cinque anni che abbiamo vissuto insieme. Lo stimo moltissimo come persona e come allenatore, è veramente molto intelligente. Abbiamo vinto tantissimi titoli insieme, devo solo ringraziarlo“.

Paratici poi racconta come è nato il passaggio al Tottenham: “Conosco da tanti anni il presidente, che negli ultimi 20 anni ha costruito un Tottenham incredibile. Da 15 anni giocano le coppe europee, spesso la Champions League. Ho sempre avuto grande stima reciproca con il presidente e, quando mi ha prospettato questa opportunità, sono stato molto felice. La Premier League è sempre stato uno dei miei sogni, lavorare in questo tipo di ambiente è un’esperienza nuova che, penso, mi completi molto, sia a livello professionale che umano“.

Della scelta dell’allenatore degli Spurs, che sarà Nuno Espirito Santo, dice: “Ha una grandissima esperienza in Inghilterra, ha fatto quattro anni splendidi con il Wolverhampton. Conte? Abbiamo parlato con lui, ma quando si sceglie non si parla solo con un allenatore. Si cerca di capire la scelta migliore, l’energia che hanno in quel momento e poi si fanno delle valutazioni. Gattuso? Abbiamo parlato con lui e, al di là di tutto, eravamo solo ai colloqui. Si è corso un po’ troppo nel dire che era fatta, anche con Fonseca“.

Paratici Juve Calciomercato

fonte: tuttosport.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

ultimi articoli