Moggi risponde a Ibra – L’intervista concessa da Zlatan Ibrahimovic al Corriere della Sera è l’argomento del giorno. Lo svedese ha toccato tantissimi punti, e qualche nervo scoperto. Mentre la Juventus ha a che fare con il caso plusvalenze, a Ibra è stato chiesto un parere sull’inchiesta: “È solo agli inizi, è presto per giudicare. Posso dirle che io su tasse, bilanci, soldi sono attentissimo, pago bene le persone che se ne occupano”.
Inevitabile una domanda sulla vecchia dirigenza, quella capeggiata da Luciano Moggi, che gli ha permesso di vincere degli scudetti, poi revocati dopo Calciopoli. Ecco il suo parere.
Moggi risponde a Ibra, le parole dell’ex DS bianconero
MOGGI SU IBRA – “Moggi era uno che incuteva soggezione, anche se non a me. Con me è stato il top”, ha detto Ibrahimovic nell’intervista. Pronta la replica dell’ex dg bianconero, interpellato dall’Adnkronos: “Il fatto che giochi ancora oggi, a 40 anni, dimostra che lui sì, è un professionista serio“.
MOGGI SU CALCIOPOLI – “Ibra dice che gli scudetti tolti alla Juventus sono stati vinti sul campo? Ha perfettamente ragione, e a differenza di tutti i quaquaraquà che stanno nel calcio lui è una persona seria. Questo ragazzo è venuto dalla strada, ha trovato la ricchezza e neanche se ne vanta; chiaro che non abbia paura di esprimersi contro chi, orbo dal tifo, vorrebbe sentire parole diverse”.
“Alla Juventus gli scudetti sono stati tolti da chi aveva interesse a far fuori chi sapeva lavorare bene. Come oggi per le plusvalenze: il nome Juventus è scritto a caratteri cubitali, quello degli altri club con caratteri da annuncio mortuario. Ibra ha ragione, quegli scudetti sono stati vinti sul campo e nessuno può dire diversamente, perché nessun processo ha stabilito che il campionato fosse alterato”.
fonte: ilbianconero.com