Non è stato un allenamento banale, almeno nella successione degli eventi – le modalità, ovviamente, restano opinabili -: in una grigia mattinata alla Continassa, tra un po’ di scarico e nient’altro che la classica partitella, la Juve si è avvicinata a una partita comunque delicata come quella di Genova. Di poco conto, sì: ma con rischio elevatissimo di approccio sbagliato.
Allegri chiaramente conosce polli e giocatori: prima il richiamo a inizio seduta, con il classico discorso che ha aperto l’allenamento. Poi le continue indicazioni a centrocampo, i dettami soprattutto ai più giovani e qualche scherzo con De Ligt, fuori dopo la parte atletica e diventato improvvisamente arbitro delle partitelle, in stretto contatto con lo staff tecnico per indirizzare al meglio i compagni.
FREDDO ARTHUR – Uno, due, tre passaggi sbagliati. Poi? Pettorina tolta e lanciata a terra, qualche segno di nervosismo prima di conquistare gli spogliatoi per l’altra parte della seduta. Non è stata la migliore prestazione di Arthur tra le mura della Continassa.
PAURA PER PELLEGRINI – La notizia di giornata riguarda Luca Pellegrini: il terzino si è fermato dopo uno scontro con un compagno ed è rimasto a terra, visibilmente dolorante. Dopo il primo soccorso dello staff medico, è stato accompagnato negli spogliatoi. Si attendono aggiornamenti: il problema sembra alla caviglia.
IL COLLOQUIO – Vlahovic e Allegri, Allegri e Vlahovic. Si parla tantissimo di questo rapporto e alla fine Max si concentra sempre più sul suo centravanti: a fine allenamento, colloquio privato e fugace. Poi resta a bordocampo quando il serbo si ferma a calciare in porta.
RUGANI SHOW – In fase offensiva e in fase difensiva: l’MVP dell’allenamento è Daniele Rugani che dà rassicurazioni anche sul suo stato fisico e sulla condizione. Il gol più bello è il suo nella piccola partitella.
I RIENTRI – Si sono rivisti tutti, più o meno in ordine cronologico, tutti i rientranti (a parte Chiesa e Kaio Jorge). Sono scesi in campo subito De Sciglio e Cuadrado, lavoro prettamente atletico; poi Locatelli, che sembra in pieno recupero: pallone, corsa e scatti, tutto secondo copione. Nel finale, ecco McKennie: lavoro di corsa con un preparatore specifico.
fonte: ilbianconero.com