Una scheggia in più. La Juve ritrova Douglas Costa e Sarri riscopre un’arma fondamentale per la seconda parte di stagione. Erano rimasti tutti sorpresi, all’annuncio delle formazioni per la sfida con la Fiorentina, quando in distinta campeggiava il nome del brasiliano, con Dybala in panchina.
“Douglas si è allenato con continuità, ho preferito mettere lui per dare più ampiezza. Lasciare fuori Dybala mi dà amarezza, è una bestemmia. Ma devo pensare anche all’equilibrio”. Questa, al termine della gara, la giustificazione di Sarri, che negli 83 minuti in cui l’ex Bayern è stato in campo, si è goduto un Flash tornato determinante.
ATTESA RIPAGATA – Già, il Bayern Monaco. Il suo passato e quello che sarebbe potuto essere il suo presente. Se non fosse che nelle scorse settimane la volontà della Juve era chiara: puntare su Douglas, anche a costo di aspettarlo qualche settimana dopo i tanti acciacchi fisici.
Douglas ieri è tornato titolare in campionato a distanza di un girone esatto. All’andata, nella sfida del Franchi, era dovuto uscire all’8′ a causa di un problema muscolare. Da lì in poi sono arrivate otto sfide saltate per infortunio, altrettante presenze da subentrato e due panchine.
DILEMMA SARRI – Domenica, pur non al top della condizione, Douglas è stato determinante. La Juve si è resa pericolosa quasi solo dalla sua parte, grazie ai suoi scatti e alle sue accelerazioni palla al piede, con la quale è stato devastante. Un vero e proprio Flash sulla fascia e un paio di assist deliziosi per Higuain. In Serie A, quasi nessuno – come dichiarato da Nedved nel post-gara – riesce a reggere il suo ritmo nei primi passi.
E così, ora, il turnover bianconero potrebbe estendersi a tre pedine. Perché oltre all’alternanza Dybala-Higuain, la Juve ha ora un nuovo elemento per l’attacco. Sarri dovrà capire come gestirlo, se riproporlo nel 4-3-3 o inventarsi qualcosa di nuovo. ‘Problemi’ da grande squadra. Intanto, lo Stadium ha ritrovato la sua scheggia.
fonte: calciomercato.com