Juventus-Monza, appuntamento stasera alle 18.00 per l’ultimissimo atto di questa stagione appena sufficiente e dove ci si aspettava molto di più. L’esclusione dalla Champions League è stata un’ingiustizia, soprattutto alla luce di altre squadre indebitate e che fanno strani passaggi di proprietà ma senza alcun controllo o conseguenze, ma poteva diventare un vantaggio concedendo la settimana alla squadra di Massimiliano Allegri.
Invece nulla da fare: dopo averci sperato all’inizio quando sembrava che la Vecchia Signora potesse restare in scia dell’Inter e magari anche sorpassarla al momento giusto, la formazione bianconero è clamorosamente crollata rischiando a un certo punto anche la minima e doverosa qualificazione in Champions League. Così oggi non resta che giocare appena per il terzo posto, considerando il passo falso del Bologna ma aspettando le gare dell’Atalanta non solo per quest’ultimo turno ma anche per il famoso recupero.
Se Alex Sandro dovesse entrare in Juventus-Monza…
La gara di oggi sarà l’ultimo atto prima di entrare nella nuova era targata Cristiano Giuntoli con Thiago Motta in panchina e una Juventus ambiziosa ma molto più sostenibile senza acquisti pazzi e ingaggi pesantissimi spesso regalati. Ed è anche per questo che Alex Sandro, dopo anni dopo l’approdo in bianconero, oggi saluterà per sempre una squadra dove ha vinto 5 scudetti, 5 coppe Italia e 2 supercoppe italiane. Troppi i 6.5 milioni di euro di ingaggio, specialmente considerandone l’età e il rendimento.
Juve-Monza sarà dunque l’occasione non solo per mostrare allo Stadium la Coppa Italia vinta ma per il brasiliano anche per salutare i tifosi che porterà comunque sempre nel cuore. E occhio se l’ex Santos dovesse entrare in campo: niente paura, nessuno rinnovo automatico come lo scorso anno o dinamiche simili. Semplicemente – ed è un dato comunque storico – il verdeoro raggiungerebbe addirittura Pavel Nedved nella classifica dei giocatori stranieri con più presenze in bianconero. Peccato solo per l’involuzione di questi anni: fulmine di guerra all’approdo, giocatore sempre più in discesa negli anni a seguire.