Le storie d’amore, talvolta, finiscono. Alcune in maniera mite, altre, invece, in modi decisamente più burrascosi. Ecco, Miralem Pjanic e la Juventus, in questo momento, galleggiano nella tiepida via di mezzo di una separazione che potrebbe essere più sanguinosa di quanto previsto.
Che il trasferimento sia nell’aria, è innegabile, specialmente alla luce delle prestazioni non proprio granitiche offerte prima della pandemia: prima le voci, poi i tavoli di trattativa aperti con il Barcellona e, ora, le ultime dichiarazioni fuori luogo del suo entourage. I sogni tinti di blaugrana del giocatore bosniaco, però, non dipendono unicamente dalla sua volontà, per questo motivo il clima in casa Juventus rischia di surriscaldarsi.
Da due mesi, infatti, Pjanic sembra un separato in casa, certo ormai di dover fare le valigie. La trattativa con i catalani procede a rilento e la Juventus sembra essere infastidita dalla situazione: così, Pjanic potrebbe diventare la pedina di scambio con altre squadre (Chelsea o Psg).
Non per colpa sua, certo, quanto invece di Arthur che continua a rifiutare i bianconeri: una fase di stallo che, con il campionato prossimo alla ripresa, non fa bene a nessuno. Il rischio, infatti, è proprio quello che i rapporti si deteriorino del tutto prima della fine della stagione e, con ancora un quarto delle partite – e quelle più importanti – da giocare, i bianconeri si troverebbero a dover gestire una situazione complessa in un periodo che non concede distrazioni.
Per questo, bisogna trovare al più presto una quadra, per rendere questi ultimi due mesi di convivenza un ultimo ballo insieme e non una guerra fredda. La parola, quindi, passa direttamente al campo e sarà importante per capire le dinamiche del mercato anche il pensiero di Maurizio Sarri: in base all’impiego del bosniaco, si potranno azzardare ipotesi più concrete.
Nel frattempo, però, bisogna frenare una crisi in atto ed evitare che Pjanic possa trovarsi fuori dai giochi prima di settembre: ci sarebbe, in tal caso, anche un rischio di svalutazione che la Juventus non si può permettere.
fonte: ilbianconero.com
