Incubo Conte – Sarebbe come un 5 maggio all’incontrario. Se capitasse, in molti impazzirebbero: di gioia qualcuno (e non necessariamente solo gli interisti), di rabbia milioni di tifosi della Juventus, che vivrebbero lo scudetto all’Inter di Antonio Conte come la madre di tutte le beffe.
Non solo i nerazzurri sono i rivali per eccellenza (soprattutto dal 2006), ma in questo momento sono guidati da chi, fino a poco tempo fa, era considerato un simbolo della più pura juventinità e oggi viene vissuto come un traditore della causa bianconera.
Incubo Conte, c’è un motivo che spinge la Juve
L’allineamento planetario negativo sarebbe epocale e schianterebbe l’umore della gente juventina più di qualsiasi altra sconfitta. Tutto ma non Conte che alza quella coppa già abbracciata e baciata ai tempi della Juventus.
La nemesi sarebbe tremenda. Eccessiva anche per la società, dove ovviamente si tiene un sabaudo distacco verso l’argomento e non ci si lascia andare, ma non si coltivano pensieri troppo distanti da quelli della tifoseria.
Non è un mistero che Andrea Agnelli non si sia lasciato in modo proprio morbido con l’ex allenatore, dimessosi all’improvviso il 14 luglio del 2014. E se a febbraio il presidente juventino aveva definito il suo rapporto con Conte «cordiale e disteso, come deve essere».
Nella stessa intervista a Radio24 aveva buttato lì un «Conte? Noi pensiamo a chi vogliamo, non a chi non vogliamo. Volevamo Sarri e abbiamo preso Sarri». D’altra parte, se dovesse trionfare il ticket Marotta–Conte, tutta la dirigenza juventina, non solo Agnelli, sentirebbe bruciare l’orgoglio.
E anche la squadra non la vivrebbe bene. Conte è stimato dai giocatori che lo hanno avuto (sono ormai in pochi nella rosa attuale) e mantengono un rapporto di reciproco affetto, ma tutta la rosa ha percepito l’aria che tira nell’ambiente e ha capito quanto la rivalità con l’Inter e con il suo allenatore renda la sfida scudetto che si è delineata nell’ultima giornata come un duello da non perdere per nessuna ragione.
fonte: tuttosport.com