Bernardeschi sulla Juve – Federico Bernardeschi è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, parlando della sua nuova avventura al Toronto FC e del suo recente passato alla Juve.
TORONTO – “Era da ottobre che pensavo a questa soluzione e sto toccando con mano che è meglio di quanto mi aspettassi. Il club è super”.
ALTRE PRETENDENTI – “Ringrazio tutti. In particolare Gasperini e il d.s. D’Amico, mi volevano fortemente a Bergamo. Anche a Londra, ma non dico chi. Diciamo che ammiro Conte spudoratamente”.
MLS – “Ho vinto 9 trofei, ho giocato nella Juve: cosa potevo chiedere di più? Non devo dimostrare niente. Nella mia carriera ora c’è spazio per nuove emozioni e Toronto è il trampolino giusto”.
CR7 – “A Torino è nato un rapporto speciale tra noi, anche tra le famiglie. CR7 non è il numero uno solo in campo, è semplice e alla mano con chi gli è vicino. Non faticherà a trovare una nuova soluzione”.
IN ITALIA – “Ho appena salutato il mondo Juve con un post affettuoso: mi considero il primo tifoso bianconero. A Torino sono cresciuto in tutti sensi, sono diventato padre, sono maturato sul campo. Ronaldo? Ha inciso anche il Covid, con mesi durissimi per tutti. Forse anche per questo la Juve non ha potuto cogliere il meglio da un tale campione”.
ALLEGRI, SARRI E PIRLO – “Alla Juve si conosce un solo verbo: vincere. Il resto passa in secondo piano. Con Maurizio ho avuto un buon rapporto, ma non è scoccata la scintilla tra lui e l’ambiente. Anche Andrea è una persona di valore anche fuori dal campo. Purtroppo alla Juve non c’è tempo per seminare. Max è speciale. Non è solo un grande allenatore ed è prezioso sotto tutti gli aspetti, come un manager: alla Ferguson. Non capisco le polemiche sul bel gioco. Che significa che il Barcellona di Guardiola giocava bene solo perché c’erano gli schemi? No, c’erano 25 giocatori di alto livello che interpretavano la filosofia. Alla Juve non bastano 2-3 calciatori di livello superiore per il salto di qualità. Anche Allegri ha bisogno di tempo per il progetto”.
IL MERCATO – “Pogba e Di Maria permettono di fare il pieno di qualità ed esperienza. Ma vedo che vogliono mettere a segno altri colpi. Il problema è trovare l’equilibrio giusto: senza pretendere che arrivi tutto subito. Zaniolo? Il talento di Nicolò non si discute. È giovane e può dare potenza e fantasia. Il carattere? In Nazionale l’ho visto di sfuggita. Ma la Juve è una palestra di vita per tutti. Come per me”.
CRISI NAZIONALE – “Non la penso così. Ci sono molti talenti, basta farli crescere nel modo giusto. Un nome? Mi piace molto Fagioli, l’ho visto alla Juve e mi sembra abbia un ottimo potenziale”.
Questo post è stato pubblicato il 19 Luglio 2022 16:46