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Branchini annuncia: “Ronaldo resta alla Juve, Pirlo meritava fiducia”

Branchini annuncia – Il celebre procuratore Giovanni Branchini ha parlato a Calciomercato.com. Di seguito vi presentiamo alcuni estratti che riguardano i colori bianconeri, anche se prima riportiamo una notazione di carattere generale: “Sarà il mercato che tutti ci aspettiamo da tempo, non credo ci saranno grandi sorprese. Sarà un mercato con poche operazioni basate sul danaro, sul cash e sui pagamenti diretti”. 

“Questo non vuol dire che non ce ne saranno, ma poche. Magari anche qualcuna clamorosa, perché squadre che hanno possibilità di spendere cercano giocatori importanti, che non saranno svenduti da chi li possiede oggi. Ma la stragrande maggioranza delle operazioni saranno di scambio con finalità tecniche e anche, nel primo periodo, finalità bilancistiche”.

SU GIGIO – “Gli stranieri possono uscire dalla Serie A, anche più di uno. Credo che lo stesso Lautaro Martinez sia molto importante e sia stato un po’ offuscato dalla grande stagione di Lukaku, ma non credo sia inferiore: sono entrambi molto validi. Abbiamo Donnarumma che è un valore assoluto, ma credo che non sia il mercato dove chi non ha limiti di spesa entra, non è il negozio in cui entra. Prima frequenta altri negozi, poi passa nel nostro. Mi auguro solo che nel futuro di Donnarumma ci sia, oltre al contributo del suo agente, ci sia spazio anche per la sua volontà. Credo che il Milan faccia e farà, se non ha già fatto, di tutto per poterlo confermare tra i pali, a questo punto mi auguro che questo accada. Poi, se questo non accadesse, non griderei allo scandalo perché è piena la storia dello sport di queste cose. I primi che non credono alle bandiere e se ne fregano sono i club, quindi prima di reclamare dal calciatore bisogna tirare fuori 100 esempi di club che ci hanno sputazzato sulle bandiere”.

IL VERO DRAMMA ECONOMICO – “Si prendono tanti giocatori che non giocano un minuto. Non c’è più l’esercizio della scelta, chi decide chi comprare e chi vendere. Si comprano troppi giocatori e ci si trova con un enorme peso salariale inutile. Quando ho iniziato questo mestiere, 36-37 anni fa, si gridava allo scandalo per qualche stipendio che si alzava. Ma mi insegnarono che un calciatore che fa bene non sarà mai troppo caro. Sono quelli che non giocano e stanno in panchina che sono troppo cari anche se pensi di pagarli poco. E questo affligge il nostro calcio, che ha perso competenza e ruoli preposti nelle scelte. E si vedono le conseguenze”.

SUPERLEGA – “Non voglio certo presentarmi come il Solone che conosce la verità e il Verbo e ho rispetto delle persone che si espongono. Credo che il vero problema della Superlega sia stato non preparare un attacco così delicato senza il giusto supporto dell’Aviazione che avrebbe dovuto bombardare in anticipo per spiegare perché stava accadendo. Questo non è stato ed è diventato oggetto delle più facili demagogie. E’ indubbio che oggi il calcio è governato male, in una maniera assolutamente sbagliata da ogni punto di vista. Perché chi gestisce il calcio e si definisce ente governativo, fa tutto meno che governare e controllare. Organizza eventi con attori pagati da altri impresari, le leghe di calcio, e fa questi eventi che danno utili impressionanti con cui vanno a creare una miriade di altri eventi inutili che servono solo per fare politica in giro per il mondo e avere consensi per portare avanti idee, scelte politiche. E soprattutto la rielezione di chi è al potere. Non voler riconoscere che le regole vanno riscritte o addirittura scritte, non capire che il calcio non può essere quello di 60-70 anni fa, lasciarsi trascinare dalla demagogia…”.

Branchini annuncia il futuro di Ronaldo

FUTURO CR7  E PIRLO – “Tutto indica che la Juve e Ronaldo andranno avanti, anche perché non penso che il problema sia da circoscrivere a lui. Sappiamo che può condizionare la squadra, ma Ronaldo regala anche 30-35 gol l’anno, è un prezzo che si può pagare e ottimizzare. Personalmente ero sicuro che con la Champions la Juve avrebbe continuato con Pirlo. Nel nostro mondo c’è una mancanza di pazienza e i tifosi vogliono sempre il meglio, hanno vinto dominando per nove anni e doveva capitare un passo falso. Se si ha fiducia in un progetto e in un allenatore come Pirlo è giusto dargliela. All’inizio della stagione Vlahovic era messo in discussione e criticato per prestazioni e atteggiamenti, da quando ha avuto la titolarità indiscussa e si è sentito tranquillo ha risposto da campione dimostrando quello che vale. Molte volte bisogna avere fiducia nelle proprie scelte e portarle avanti anche se all’inizio non ci sono risultati esaltanti, ma questo nel calcio si dimentica sempre presto. I primi sei mesi di Platini, i primi sei mesi di Falcao, fecero fatica all’inizio, eppure diventarono protagonisti indiscussi. Ci vuole un po’ più di conoscenza sportiva e meno frenesia da tifoso. Il tifoso va rispettato, ma le scelte le deve fare chi ha competenza”.

MERCATO JUVE – “La Juventus dipenderà da cosa farà in uscita, ma è stata una squadra molto attiva sul mercato e ha preso giocatori importanti, quindi non penso abbia bisogno di essere rifondata.”

CONTE “Credo che l’Inter sia in un momento molto complicato e bisogna capire come la proprietà l’affronterà. La dirigenza è in una posizione scomoda, deve fare fronte a promesse ed esigenze, contratti rinnovati sulla parola. E’ una situazione molto complicata. Non mi ha sorpreso la vittoria dell’Inter in campionato, mi auguro che riescano presto a trovare gli equilibri per poter avere un programma e un’idea. Mi chiedo le persone che sono in prima linea che scelte faranno, la logica sarebbe che chiaramente Conte rimanesse come tutta la dirigenza e che ci possa essere un mercato anche con un 1-2 uscite importanti, un mercato non ricco e al risparmio ma che tenga intatta la fisionomia e il valore della squadra. Oggi non sappiamo se sarà possibile. Leggo i giornali e sento quello che si dice, si sta discutendo del futuro della società e finché questo non sarà chiaro non potremo sapere cosa decideranno Conte, Marotta e Ausilio. Speriamo che la proprietà possa continuare il ciclo, perché ci sono le basi per costruire un ciclo”.

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fonte: ilbianconero.com

Questo post è stato pubblicato il 11 Maggio 2021 10:27

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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