Calciomercato Juve – Ci siamo, via al calcio mercato: oggi a Rimini (secondo anno di fila) si parte in pompa magna con eventi organizzati da Master Group Sport e Adise (l’associazione dei direttori sportivi): il Grand Hotel di Rimini ospiterà i grandi protagonisti delle trattative e a pochi passi – Parco Fellini – sarà anche possibile assistere alla mostra
“Colpi da Maestro: 70 anni di storia del Calciomercato”. Vien da sé che considerando il contesto generale – la crisi, la pandemia, le difficoltà – è lecito attendersi che i club, anche i più blasonati, si muovano con strategia, pesando bene gli investimenti prima di lanciarsi nelle operazioni più ad effetti. Valutando attentamente chi comprare, ma anche come farlo.
La Juventus in primis. Rispetto al passato, anche recente, è già facile riscontrare un evidente cambio d’impostazione di manovra da parte dei bianconeri. Di solito, di questi tempi, le operazioni già praticamente fatte e/o solo da formalizzare erano parecchie.
Anche clamorose (e salvabilanci) quali ad esempio lo scambio con il Barcellona tra Arthur (valutato 72 milioni di euro più altri eventuali 5) e Miralem Pjanic (valutato 60 milioni di euro, più altri eventuali 5), perfezionato lo scorso anno il 29 giugno: fu una maxioperazione che permise di segnare – dall’una e dall’altra parte – clamorose plusvalenze.
A Torino, nello specifico: “tale operazione genera un effetto economico positivo di circa 41,8 milioni, al netto del contributo di solidarietà e degli oneri accessori”, recitava il comunicato ufficiale. Una situazione analoga, tornando indietro non di molto con la memoria, ci fu ad esempio nell’ambito dell’operazione imbastita con il Manchester City e che coinvolse Danilo (valutato 37 milioni di euro) e Cancelo (65 milioni).
fonte: tuttosport.com
Questo post è stato pubblicato il 30 Giugno 2021 16:11