Calciomercato Juve, la nuova squadra che verrà passerà molto anche dalle questioni contrattuali in essere e dai rinnovi da discutere. Come quello di Weston McKennie. Cristiano Giuntoli lo sa bene e non a caso si è anticipato già con due mosse, ovvero prima il prolungamento di Andrea Cambiaso – pedina centrale per il futuro juventino – e poi quello di Daniele Rugani, giocatore non primario ma comunque importante per l’organico bianconero.
Il primo ha avuto un doveroso aumento considerando i numeri importanti mostrati in maglia Juve e le prospettive che offre anche per il domani. Rugani ha invece visto un ingaggio più basso alla luce della nuova politica del tetto ingaggi voluta dal neo Dt. Perché il nuovo corso juventino è chiaro: dovrà essere vincente, ambizioso, ma al contempo sostenibile. Non si potranno fare più spese incontrollate senza curarsene troppo e non andranno più regalati soldi a chiunque.
Bisognerà ponderare e da lì costruire le basi per un nuovo futuro vincente. E McKennie, sebbene abbia giocato con continuità quest’anno con Massimiliano Allegri, si avvicina più al difensore che all’estero: ovvero non è inserito nella lista di coloro a cui è destinato un rialzo sull’ingaggio, piuttosto un taglio al massimo. L’eventuale prolungamento, rispetto all’attuale scadenza nel 2025, dipenderà infatti da questo fattore come riporta il Corriere Torino oggi in edicola: la Juventus vuole anche rinnovargli il contratto, ma senza derogare alle nuove linee di contenimento.
Accetterà il centrocampista statunitense tale condizione? Dalla sua risposta dipenderanno gli scenari futuri. Considerando però che in caso di replica negativa, la Juventus potrebbe a quel punto decidere di metterlo sul mercato per un discorso banale ma comunque lineare: sarebbe l’ultima possibilità per monetizzare. Anche solo un minimo, ma pur sempre incassare rispetto al prossimo anno quando invece andrebbe via a parametro zero. Come rischia di fare già Adrien Rabiot quest’estate.
Questo post è stato pubblicato il 27 Maggio 2024 18:00