Caso Chiellini-Cuadrado – Poco prima o poco dopo, se non durante: ma i tempi grosso modo sono quelli. Il prolungamento del contratto di Paulo Dybala potrebbe arrivare (o quantomeno essere discusso) in concomitanza con gli annunci dei nuovi contratti di altri due campioni che hanno contribuito in maniera determinante a scrivere questi ultimi clamorosi anni di storia del calcio a tinte bianconere: Giorgio Chiellini e Juan Cuadrado.
Due pilastri, due totem. Perché, vabbé, “Re Giorgio” alla Juventus c’è cresciuto come calciatore e come uomo (il suo tesseramento risale addirittura al 2005). Ma pure Cuadrado (2015) il sue bel pezzettone di strada con la Vecchia Signora d’Italia l’ha percorso ed è intenzionato a proseguire ancora per un po’.
Peraltro è curioso e fors’anche emblematico notare una sorta di scostamento rispetto agli accadimenti juventini di un anno fa, di questi tempi. La campagna acquisti 2020-21 si apriva con i proclami tesi allo svecchiamento dell’organico, ai rilievi – financo presidenziali – sul fatto che gli allora campioni d’Italia in carica (ma reduci dalla seconda eliminazione consecutiva agli ottavi di finale di Champions League) avevano uno degli organici più vecchi d’Europa. Ora si riparte dai rinnnovi di due ultratrentenni (Chiellini, peraltro, è più vicino ai 40 che ai 30: ne compirà 37 ad agosto).
Se da un lato è vero che buona parte dello “svecchiamento” della rosa lo si è già fatto, e dunque ora non è il caso di andare troppo con l’accetta, è anche vero che, forse, quest’anno s’è deciso di non esagerare con i proclami: ché dai e ridai con le minacce dei prepensionamenti, poi finisce – come accaduto l’anno scorso – che proprio ai senatori ti devi aggrappare per acciuffare la qualificazione Champions per il rotto della cuffia, dopo che con i giovani s’è rischiato e fatto spesso il patatrac.
fonte: tuttosport.com
Questo post è stato pubblicato il 22 Luglio 2021 11:52