Donnarumma Juve – Era il 14 novembre 2016 quando Giuseppe Marotta, allora ancora amministratore delegato della Juventus, a margine di un convegno si concedeva una battuta davanti a taccuini, microfoni e telecamere: «Negli ultimi 20 anni il portiere della Nazionale è sempre stato juventino. Lo dico perché tanto capite: Zoff, Buffon e…».
Al di là dell’arco temporale in realtà più ampio tra i due miti citati, nome e cognome lasciati in sospeso erano chiarissimi: Gianluigi Donnarumma, allora diciassettenne alla seconda stagione da titolare nel Milan, che in azzurro aveva esordito il 1° settembre e che il giorno successivo avrebbe collezionato la sua seconda presenza, in entrambi i casi sostituendo Gigi Buffon all’intervallo.
Sostituzioni che anticipavano il passaggio di consegne già scritto in Nazionale e ne facevano ipotizzare un altro nella Juventus. Un secondo passaggio di consegne da Gigi a Gigio di cui si torna a parlare ora che alla scadenza del contratto del rossonero mancano meno di due mesi.
Ci sono due premesse da soddisfare perché quella battuta di Marotta possa trasformarsi in realtà quasi 5 anni dopo. La prima è quella che leggete nella pagina a fianco: l’arrivo di un’offerta da almeno 20 milioni per Szczesny, che soddisfi anche lui oltre alla Juventus. La seconda è che la squadra bianconera si qualifichi alla prossima Champions League.
Anche meglio, in ottica juventina, se a scapito del Milan: perché potrebbe contribuire a spingere il portiere lontano dai rossoneri. A prescindere da chi saranno le escluse della corsa a cinque per i tre posti rimasti nell’Europa che conta, però, per pensare all’operazione Donnarumma la Juventus deve qualificarsi.
fonte: tuttosport.com
Questo post è stato pubblicato il 6 Maggio 2021 17:02