Calciomercato

Il PSG chiama Ronaldo, ma la Juve ha le idee chiare

Hanno fatto rumore le parole di Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG, a proposito di Cristiano Ronaldo. ​“Cristiano Ronaldo non ha limiti, ammiro la sua implacabile forza di volontà. Anno dopo anno, mostra una determinazione unica.

Il PSG chiama Ronaldo

Vuole sempre migliorare ogni giorno. La sua generosità fuori dal campo non è pienamente riconosciuta”. Parole di ammirazione, com’è normale che sia per un campione come l’attaccante della Juventus. Parole che però vengono lette anche in ottica mercato. 

IL PUNTO – Cristiano Ronaldo è sotto contratto con la Juventus fino al giugno 2022 e ad oggi nessuna delle parti in causa, né il campione portoghese, né la Juventus, hanno intenzione di chiudere in anticipo un matrimonio che va avanti ormai da quasi due anni. La Juve e Ronaldo sono felici assieme ma se arrivasse qualcuno a bussare con decisione alla porta della Continassa, Paratici sarebbe costretto a pensarci.

Perché? Uno degli obiettivi dei prossimi mesi è alleggerire il monte ingaggi e Ronaldo coi suoi 31 milioni netti a stagione è quello che guadagna di più. Ragioni tecniche dietro un eventuale addio non ce ne sarebbero, quelle economiche però devono essere prese in considerazione. 

OFFERTE – Oltre al super ingaggio di Ronaldo ci sarebbe da accontentare economicamente anche la Juve che per il portoghese non ascolterebbe offerte inferiori agli 80 milioni di euro, almeno. Una cifra che a prescindere dalla crisi economica potrebbe essere soddisfatta solo da poche squadre in Europa ed il PSG è certamente una di queste.

Anche il richiamo del Real Madrid ha un fascino particolare per CR7 tanto che qualche mese fa uno dei suoi migliori amici, Edu Aguirre, fece capire che l’addio al Bernabeu poteva non essere per sempre. Di certo, ad oggi, c’è che Ronaldo e la Juve sono felice assieme. Ma se qualcuno bussa…

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fonte: ilbianconero.com

Questo post è stato pubblicato il 21 Maggio 2020 14:16

Roberto Ferrero

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Ho la fortuna di seguire il calcio per lavoro ma è la mia più grande passione. La mentalità sportiva con la quale sono cresciuto mi facilita il compito di giornalista imparziale. La mia seconda passione sono i motori. Leggo, studio e seguo corsi di aggiornamenti per giornalisti e tecnici dell'informazione.

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