Mendes a Roma – Qualcuno – racconta chi c’era – ogni tanto fra una domanda e una risposta si guardava intorno a caccia di quel volto inconfondibile. La Terrazza Caffarelli a Roma ospitava la conferenza di presentazione di José Mourinho, ma oltre alle parole del tecnico giallorosso il pensiero correva a colui che da una vita ne cura gli interessi con soddisfazioni reciproche.
Si chiama Jorge Mendes l’artefice dell’ennesimo coup de théâtre nella carriera del tecnico Special. Special(e), evidentemente, come il suo procuratore che ha orchestrato il trasferimento di Mou nella capitale e che a breve dovrebbe chiudere un altro botto di mercato: Rui Patricio tra i pali della nuova Roma, goodbye Wolverhampton.
Ma Mendes in Italia significa anche, o meglio soprattutto se non esclusivamente nell’ottica dei tifosi della Juventus: Cristiano Ronaldo. Nessuna casualità negli spostamenti dell’agente portoghese il cui arrivo in Italia era nelle previsioni.
Mendes a Roma, ecco cosa sta succedendo con Ronaldo e la Juve
Così come era nelle previsioni una primissima tappa romana per salutare l’avvento di Mourinho e accelerare sul fronte del portiere della nazionale lusitana. Il tempo di mettere tutto a posto e poi via, di corsa verso l’incontro che tutto o quasi deciderà: con Federico Cherubini, nuovo uomo mercato del club bianconero.
Mendes è sbarcato a Roma intorno a mezzogiorno, ma il primo appuntamento tra il suo Mou e la stampa l’ha seguito dalle retrovie.
E mentre il 55enne plenipotenziario della Gestifute lavorava per chiudere affari già ampiamente avviati, il suo assistito principe se la spassava in barca con la famiglia. Inondati di commenti positivi i suoi profili social, all’insegna del «Vacanze meritate» e giudizi simili, Ronaldo è apparso e continua ad apparire più che soddisfatto, felice, rilassato ma sotto sotto con il morale in fase di caricamento aspettando la nuova stagione.
Sostiene chi lo conosce bene che CR7 sia tutto tranne che preoccupato di ciò che potrà accadere: del resto il pallino in mano ce l’ha comunque lui e il feeling con Mendes è talmente evoluto che qualsiasi cosa succeda «sarà per il meglio» (parole del fuoriclasse, ovvio).
Di sicuro il penta Pallone d’Oro non smania dal desiderio di scappare da Torino e non è una questione esclusivamente economica a tenerlo aggrappato alla Juventus per il residuo anno di contratto ancora in vigore, dal costo di 31 milioni netti. Una cifra non facilmente raggiungibile perché chi lo desidera può pure pagarlo così profumatamente, ma per il momento non vuole.
E i benefici fiscali per un Ronaldo ancora “italiano” incidono fino a un certo punto, anche perché il 36enne di Funchal è abituato a guardare oltre. A cosa? All’aspetto motivazionale, a quella che Gigi Buffon e non solo lui ama definire la «comfort zone».
fonte: tuttosport.com