Mercato Juve – Pavel Nedved ha parlato, Maurizio Arrivabene ha ribadito, Max Allegri ha spiegato. La Juve è questa e questa rimane, almeno fino a quando non riuscirà a sbloccare tutta una serie di situazioni delicate in uscita e finché dal mercato non possano arrivare quelle aperture necessarie per effettuare i colpi giusti alle giuste condizioni.
Il mercato se lo deve inventare Allegri fino a prova contraria, gli acquisti sono quei giocatori ripescati come Mattia De Sciglio o Luca Pellegrini, sono quei giocatori rigenerati come Federico Bernardeschi o Wojciech Szczesny (protagonisti della vittoria con il Cagliari), sono quei giocatori che torneranno dall’infortunio come Paulo Dybala e Federico Chiesa.
Però in tutto questo ci sono anche tanti, troppi casi ancora aperti, che riguardano pure quei giocatori chiamati a fare la differenza in questa. Casi che quindi condizionano non solo gli equilibri interni ma pure quel mercato da cui la Juve si è tirata fuori a parole ma non nei fatti, pur essendo reale la difficoltà nel poter mettere mano al portafogli in questo momento. Sono sei i principali casi da affrontare e che tengono banco in questo momento.
ARTHUR – Titolare nelle ultime due partite dopo essere stato messo ai margini da Allegri, ma vuole andare via e Pastorello è chiamato a trovargli una squadra. Ingaggio e peso a bilancio complicano il tutto, dopo il Siviglia chiama anche l’Arsenal.
BERNARDESCHI – Si sta ritrovando, ma è in scadenza. La Juve ora ha bisogno di lui, resta però la volontà di rinnovare solo con ingaggio ribassato e questa ipotesi non è particolarmente gradita. La trattativa ripartirà nell’anno nuovo, mentre il mercato internazionale verrà osservato con grande attenzione da lui e Pastorello in vista dell’estate.
DE LIGT – Raiola ha parlato, Arrivabene ha risposto. In mezzo c’è lui, diventato in pochi giorni un equivoco: parla e gioca da leader, ma è l’immagine del giocatore più legato all’agente che alla maglia.
DYBALA – Rinnovo blindato eppure rimandato di continuo per i problemi burocratici di Jorge Antun, anche lui bacchettato da Arrivabene e sempre in infermeria. È al centro del progetto, è capitan futuro, ma serve chiarezza. E serve in campo.
KULUSEVSKI – Il sacrificio vero sul mercato può essere lui, la Premier chiama e lo svedese non vede l’ora di rispondere. Ci sono Arsenal e Tottenham, per Allegri non è una rinuncia pesante da gestire.
RAMSEY – Deve andarsene, c’è solo da capire come e quando.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 23 Dicembre 2021 9:26