Paratici intervista – Dal Festival dello Sport, Fabio Paratici ha parlato della Juventus e di quanto fatto nei suoi anni bianconeri.
HAALAND – “Haaland è stato vicino alla Juventus una prima volta quando aveva 16-17 anni e giocava in Norvegia. Per questione di spazio, però, ha scelto il Salisburgo. Poi scelse il Dortmund per il campionato e per l’opportunità. Giocare nel Dortmund a vent’anni è più semplice che nella Juventus che in quel momento aveva Dybala e Higuain. Il giocatore ha scelto un percorso sportivo diverso”.
ICARDI – “Icardi non è stato così vicino per una serie di situazioni: era sotto contratto con l’Inter, era difficile fare un’operazione così. Poi noi alla Juve abbiamo avuto grandi attaccanti, era difficile trovarne uno migliore. Se n’è parlato tanto, ma non è mai stato vicino”.
VLAHOVIC – “Tottenham? Per ora non rientra nei piani. Ma piace a tanti”.
SCUDETTO – “La Serie A da Londra la vedo senza magone come quando lavoravo nella Juventus. È sempre un campionato molto interessante e molto difficile. Siamo sempre all’inizio e le posizioni si delineeranno verso novembre-dicembre. Adesso è tutto un po’ prematuro per giudicare. La Juve è un grande club con grandi dirigenti e un grande allenatore, ha un grande Dna e non muore mai. Ha tutto per tornare dove merita”.
DONNARUMMA – “Bisogna essere dentro le situazioni, penso che il Milan abbia fatto il possibile per trattenerlo. Ma alla fine c’è un calciatore che sceglie e firma. Un calciatore può anche pensare di fare esperienza differente, c’è un agente che gli consiglia e c’è un aspetto anche economico. In generale trovo sbagliato ‘disprezzare’ l’acquisto a parametro zero: ti può capitare di perdere un calciatore a zero ma anche di prenderne uno a zero costi”.
CHIESA – “Carattere e mentalità da campione: Chiesa è speciale”.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 11 Ottobre 2021 10:12