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Pinsoglio intervista: “Non facciamo drammi! Il mio amico Ronaldo rimarrà con noi”

Pinsoglio intervista – Chi l’ha detto che il ruolo del terzo portiere non è importante? Carlo Pinsoglio è un leader dello spogliatoio della Juve e amico stretto di Cristiano Ronaldo. Nel 2017 ha chiuso un cerchio iniziato quasi vent’anni prima, tornando in bianconero dove era cresciuto prima di girare l’Italia e fare esperienza. Con la sua simpatia Pinsoglio ha conquistato anche tutti i tifosi diventando un vero e proprio idolo; oggi, in un momento complicato per la squadra, invita tutti alla calma nel corso di un’intervista a Tuttosport:

Non è l’apocalisse, solo un momento difficile – spiega il portiere – Adesso dobbiamo migliorare e ritirarci su, ma sento troppa negatività. Penso che dopo la pausa delle nazionali ci ritroveremo tutti e tornerà la normalità. Se nello spogliatoio si ride il gruppo è sereno, diventa unito, e insieme si affrontano anche le difficoltà in modo più costruttivo. E io ho sempre sentito mio questo compito di tenere l’umore alto nella squadra, e negli anni questa cosa mi è aumentata sempre di più”.

RONALDO – “Ricordo la brutta sconfitta per 1-4 contro il Fulham nel 2010 quando uscimmo dall’Europa League. Poi arrivarono due ko contro Sampdoria e Napoli che avevamo addirittura messo a rischio il sesto posto. Molti giocatori forti della rosa andavano verso il ritiro, gli acquisti più costosi non stavano facendo bene, in società c’era tensione e l’ambiente era cupo. Adesso la Juve ha il giocatore più forte al mondo, dei giovani fortissimi e una società forte. Direi che non c’è paragone rispetto a vent’anni fa. Ronaldo? Non so se rimarrà con noi, spero di sì perché la sua presenza fa la differenza. Ha ancora un anno di contratto, se non succede nulla di strano penso e spero che rimarrà”.

Pinsoglio intervista, le parole del portiere bianconero

IDOLO – “Io sono un ragazzo semplice e solare, uno alla mano. Mi faccio voler bene per quello che sono e faccio sorridere la gente già di prima mattina con i miei video scemi. Nello spogliatoio scherzo con tutti e cerco di tirare su il morale. Sono tifoso della Juve da quando sono nato, ogni gol che facciamo è come se lo segnassi io. Esultare con i compagni è una delle cose più belle, per me è sempre un privilegio”.

SOPRANNOMI – “Bernardeschi era BernaShow, ora solo Show. Chiesa è diventato il Fenicottero Rosa, Chiellini Giorgiao Meravigliao. Ma non do soprannomi a tutti. Io ero chiamato Grissino perché nelle giovanili ero molto magro, questo soprannome me lo diede Immobile”.

DE LIGT – “E’ molto giovane ma ha una grande personalità, quando gioca sempre un trentenne. E’ fortissimo e sta iniziando anche a parlare bene l’italiano. Come uscire da questo momento? Io dico solo che la Juve siamo noi. E siamo tutti consapevoli di esserlo. Non servono parole, dobbiamo spingere forte e basta. Dobbiamo ricordarci solo questa cosa, ripeto: Noi siamo la Juve!”.

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fonte: ilbianconero.com

Questo post è stato pubblicato il 26 Marzo 2021 12:40

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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