Non serviva attendere le scelte di Maurizio Sarri in vista della partitella di venerdì sera allo Stadium per capire. Né il fatto di aver schierato Miralem Pjanic assieme ad Aaron Ramsey tra i potenziali “panchinari” con vista sul Milan significa automaticamente che il bosniaco sia fuori dai giochi della Juventus sarriana da adesso in poi.
E’ l’esatto contrario: finché il Pianista dei gloriosi tempi romanisti resterà in sella, il tecnico lo utilizzerà spesso e volentieri perché la squadra continuerà a ruotare anche attorno al genio di un 30enne capace di parlare fluentemente sei lingue e che sul campo continua a esibire calcio vero, poetico, fatato.
Sul mercato, invece, si sta girando tutto un altro film e in questo senso non c’è contraddizione con gli esiti della stagione in corso: Pjanic è sempre stato oggetto di sondaggi interessati da parte della crème del calcio europeo, solo che queste sono settimane più calde del solito.
Il Barcellona sente di averlo in pugno, il Paris Saint-Germain sotto sotto non ha mai smesso di coltivare il sogno di strapparlo alla concorrenza, il Chelsea non si tira fuori nonostante il «no, thanks» opposto da parte di Miralem.
E’ una storia che promette di scrivere altri capitoli a stretto giro di posta, sempre che Arthur Melo non si convinca in queste ore a mollare il contratto, neppure così ricco se confrontato agli emolumenti medi dei colleghi, che lo lega al Barcellona fino al 30 giugno 2024. In quel caso lo scambio con Pjanic sarebbe oltre i dettagli. Un altro giorno è andato, ma la musica non è cambiata dalle parti della Ciutat Esportiva blaugrana.
E’ lì che il centrocampista brasiliano cova la tutt’altro che segreta speranza di tornare utile nello scacchiere di Quique Setien, che in 11 partite della sua gestione l’ha già escluso per 7 volte dalla formazione titolare e che in vista delle sfide con Maiorca e Leganes per la ripresa della Liga non ha fatto promesse a nessuno.
fonte: tuttosport.com
Questo post è stato pubblicato il 7 Giugno 2020 10:54