Il ritorno di Paul Pogba alla Juve non è mai stato così realistico come in questi giorni. L’Inter prende Eriksen, il Real Madrid prenota van de Beek, gli ex compagni (come Dybala) dichiarano apertamente il desiderio di tornare a giocare con il Polpo: il quadro di mercato che si sta delineando gioca a favore di Fabio Paratici, e del desiderio del classe 1993 francese di tornare a Torino.
Fin qui la parte suggestiva della storia, perché poi bisogna anche fare di conto, e confrontarsi con la realtà. E qui per la Juve sono dolori. Perché se davvero vorranno riacquistare Pogba (e si sta parlando ovviamente dell’estate, più che del mercato invernale), i bianconeri dovranno fare sacrifici importanti.
Lo impongono il bilancio e la tradizione recente di casa Juve, a maggior ragione dopo l’aumento di capitale di 300 milioni appena effettuato. Così come è stato fatto con Vidal, Coman, Cancelo, Kean, Higuain, Caldara e, ovviamente, con lo stesso Pogba, le cui cessioni sono state indispensabili per poter poi comprare, se davvero la Juve vorrà riprendersi l’attuale numero 6 del Manchester United, allora dovrà fare delle rinunce significative.
E le strade sono soprattutto due, che rispondono ai nomi di Pjanic e Ronaldo…
POGBA, LE CIFRE –Innanzi tutto, le cifre di Pogba. Il francese allo United percepisce un ingaggio di 15 milioni di sterline a stagione, vale a dire 17,5 milioni di euro. Per il cartellino, i Red Devils non scendono per ora al di sotto di una richiesta di 100 milioni di euro, anche se il contratto in scadenza a giugno 2021, fra un anno e mezzo soltanto, può rappresentare un vantaggio per gli acquirenti. E poi ci sono le commissioni, e da questo punto di vista, nonostante i buoni rapporti con Mino Raiola (da parte di Pavel Nedved in particolare), il procuratore italo-olandese non fa sconti a nessuno. Come si vede, quindi, quello di Pogba sarebbe un acquisto con costi da capogiro.
PJANIC – La prima ipotesi per potersi permettere Pogba prevede una cessione di Miralem Pjanic, il giocatore più appetibile del centrocampo juventino. Classe 1990, 30 anni il prossimo 2 aprile, per il bosniaco la prossima può essere l’ultima finestra di mercato buona per una cessione. Dal punto di vista dell’ingaggio, la Juve si libererebbe di un ‘peso’ da 6,5 milioni di euro a stagione, mentre per il cartellino si parla di cifre intorno ai 40 milioni di euro. Senza Pjanic, la Juve rifonderebbe la sua mediana sulla gioventù di Bentancur, sulla potenza di Pogba e, probabilmente, sull’esperienza di Rakitic.
RONALDO – La seconda ipotesi, dal punto di vista della cassa, prevede la partenza di Cristiano Ronaldo. In questo caso, ovviamente, non si tratterebbe di una scelta della Juve, ma di CR7 stesso. Al momento non ci sono avvisaglie in questo senso, ma ci ricordiamo tutti l’intervista rilasciata dal portoghese a ottobre a Sport Bible: “Negli ultimi cinque anni ho iniziato il processo che mi vedrà fuori dal calcio, quindi chi sa cosa accadrà tra un anno o due?“.
Esatto, chi lo sa? Probabilmente Ronaldo resterà a Torino fino alla scadenza del suo contratto, giugno 2022, ma va lasciata aperta la possibilità che un giocatore di 35 anni (li compirà il 5 febbraio) possa anche decidere di cambiare aria dopo due anni alla Juve, specialmente se dovesse coronare il sogno del popolo bianconero, quello di vincere la Champions League. In quel caso, una Juve senza Ronaldo sarebbe una Juve con meno appeal dal punto di vista mediatico e del merchandising, ma sarebbe anche una Juve senza il fardello di un ingaggio da 31 milioni di euro all’anno. E anche l’acquisto di Pogba potrebbe beneficiarne…
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 21 Gennaio 2020 16:12