Rinnovo Chiellini – “Ora la Champions!”, gli urlano dalla platea. Chiellini ascolta, recepisce e sogna: “Lunedì sarò a Torino dove Allegri mi sta aspettando e proverò ad alzare qualche altra “coppetta”… perché l’appetito vien mangiando. Indossare la maglia senza lo Scudetto sarà uno stimolo in più”. Ecco, lunedì partirà l’altra missione di Giorgio Chiellini, che dopo aver portato l’Italia sul tetto d’Europa spera di farlo anche con la Juventus nella sua 17esima stagione. Prima, ovviamente, dovrà arrivare il nuovo contratto, che potrà prevedere anche un altro anno in aggiunta per arrivare fino al mondiale in Qatar del 2022, ma con cautela. Un passo alla volta, come sempre, ragionando bene ogni mossa e ascoltando il fisico, quello per ci Chiellini dice: “Qualche altro giorno di vacanza me lo sarei fatto volentieri”.
IL CONTRATTO – Anche sul contratto ha detto quasi tutto: “Meno male ne ha parlato lui, così finiscono le speculazioni: Agnelli e Allegri sono stati esaurienti”. Non i dettagli di una proposta che dovrebbe essere questa: come racconta la Gazzetta, l’ingaggio nell’ultima stagione era di 3,5 milioni, ora dovrebbe scendere intorno ai 2,5. Insomma, un abbraccio tra amici, una stretta di mano e sarà ancora il capitano della Juve, così come lo è stato per quell’Italia tanto emozionante.
ITALIA – E mentre riceveva il piatto d’argento e la pergamena dal Sindaco Luca Salvetti, come omaggio della sua Livorno, ha raccontato: “E’ stato un crescendo di emozioni che alla fine mi ha portato a realizzare più di un sogno. Perché alzare la coppa da capitano della Nazionale è una cosa che non pensi neanche da bambino. Magari immagini che farai il calciatore, ma non ti spingi a tanto… Ero convinto fin dall’inizio di fare un Europeo importante, poi uscire ai quarti, in semifinale, o vincerlo… Lì sono i dettagli a fare la differenza e tutti gli astri allineati: dal gol con l’Austria annullato per un fuorigioco di 5 centimetri grazie al Var, alla parata di Donnarumma contro il Belgio, ai rigori, in tanti episodi c’è stato bisogno di un pizzico di fortuna. Però che questa squadra potesse far bene lo dico da tempo e ce lo dicevamo fra di noi fin dall’inizio. Noi eravamo come in una bolla, percepivamo da fuori questo entusiasmo crescente e abbiamo avuto la fortuna di vivere le prime tre partite a Roma e quindi di assaggiarlo un po’, ma il pandemonio che si è scatenato dopo non ce l’aspettavamo neanche, così come tutte queste gag finite sui social. Ho imparato più canzoni napoletane in un mese e mezzo che in tutta la vita e il successo della foto del mio strattone mi ha un po’ sorpreso, l’Italia è veramente impazzita con noi“.
LIVORNO – “Fortunato – racconta nelle parole riportate da Tuttosport – a trovare allenatori come Jaconi e compagni come Igor Protti e gli altri che mi hanno insegnato a essere un uomo calciatore, io ero timidissimo con loro, avevo timore reverenziale, anche se magari ero irriverente sul campo. E sono stato fortunato perché ho potuto crescere nella mia città, al contrario di tanti miei colleghi che sono andati via da casa giovanissimi. Io sono cresciuto con gli amici di scuola, andavamo in motorino in piazza Attias e alle otto dovevamo essere a casa. Ho potuto fare la vita di un adolescente normale e avere vicino la mia famiglia. Livorno? E’ il posto dove il calciatore Giorgio Chiellini posso metterlo un po’ da parte, stare con la mia famiglia e ricaricarmi con il salmastro. Perché Torino è bellissima ma il mare non c’è. E allora ogni volta che torno mi faccio una passeggiata passando dallo stadio fino ad arrivare sul lungomare, rivedendo luoghi importanti della mia vita. E questo è sempre un aiuto a superare le difficoltà e i momenti di tensione”.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 30 Luglio 2021 14:45