Sarri esonero Juve. E’ questa la clamorosa indiscrezione che trapela dal quotidiano La Repubblica, secondo cui Maurizio Sarri sarà mandato via a fine stagione in caso di mancata vittoria in Champions League. A molti non è piaciuto il modo di gestire la squadra e certe situazioni, ecco perché sempre i colleghi di Repubblica fanno sapere che ci sono già 2 nomi in lizza per sostituirlo:
“La grande ammucchiata lassù, 3 squadre in un punto, non lascia tranquilla la Juve: la richiesta d’aiuto di Maurizio Sarri sembra il messaggio del naufrago sull’isola deserta, ma non sarà fatta cadere. La squadra, e in particolare la vecchia guardia, ha deciso di adottare quella che qui chiamano “emergenza Juve” e che scatta nei momenti di vera difficoltà”.
Sarri esonero Juve, spuntano già i nomi dei sostituti
“Un paio di volte era servita anche con Allegri, ad esempio dopo la sconfitta contro il Sassuolo e in Champions contro l’Atletico Madrid. Non che sia una sorta di autogestione, è più un automatismo di sopravvivenza che va oltre le tattiche e i moduli. Il problema è che i trascinatori bianconeri davvero carismatici sono ormai soltanto quattro, e due ancora fuori per infortunio. Si tratta di Chellini, Khedira, Bonucci e Buffon “.
“Tuttavia nessuno pensa di esonerare Sarri ora, sarebbe assurdo (però la quota scommesse è scesa da 25 a 7,5), ma che il tecnico rimanga anche l’anno prossimo è in forte dubbio. Senza la Champions verrà probabilmente cambiato. Due le alternative: il ritorno di Allegri, per ora sotto contratto, o l’arrivo di Guardiola, primo obiettivo l’anno scorso”.
“Il suo legame con il Manchester City scade il 30 giugno 2021 e il catalano guadagna 23 milioni di euro a stagione. Un triennale costerebbe dunque attorno ai 150 milioni, quasi come comprare un’altra volta Ronaldo. La Juve è la squadra più costosa di A, con un monte ingaggi che sfiora i 300 milioni; l’Inter cinese non arriva a 140 e tutto il Verona guadagna meno di Cristiano Ronaldo”.
“Il destino di Sarri dipende dai risultati nelle prossime settimane (il primo marzo, Juve-Inter), ma Guardiola è una priorità.Le 3 sconfitte nelle ultime 9 partite, due volte nelle ultime tre trasferte, pesano molto. Così come la confusione di Verona e la totale mancanza di reazione”.
“Ci si chiede se la Juventus abbia davvero fiducia nel suo allenatore, e se sia disposta ad aspettarlo come fecero a Manchester con Guardiola e a Liverpool con Klopp, a lungo definito un perdente di successo. Mai, negli ultimi anni, i bianconeri avevano avuto tanti dubbi sul proprio gioco, sul disegno della squadra titolare e sulla possibilità che calciatori e allenatore possano intendersi davvero”.