Scambio Ronaldo-Neymar – Tancredi Palmeri, giornalista di BeinSports, scrive il suo consueto editoriale su TMW:
“Tra i tanti problemi che ha da risolvere la Juventus, forse meno stringente ma più imponente quello di Dybala. Dopo tanto battere i piedi per trovare spazio, ha giocato 15 minuti inqualificabili contro la Lazio, culminati con l’ultimo possesso perso a 20 secondi dalla fine e che ha propiziato il pareggio. Dybala è la bella malattia degli juventini, è il 10 irrinunciabile che fa quello che non fa nessun altro, però c’è molto di più dietro ed è il suo contratto che scade nel 2022, e che lui prevede di allungare solo se gli verrà accordato il secondo maggior stipendio in rosa”.
“Ovvero passare dai 7 milioni di € attuali, ai 13 milioni che gli permetterebbero di sorpassare de Ligt, detentore di un salario superbo da 12.5 milioni grazie a bonus facilissimi. La Juve non ci pensa nemmeno a corrispondere uno stipendio simile a un giocatore che tra una settimana compirà 27 anni, che ne avrebbe 29 nel 2022, e che pur essendo stato decisivo nel passato campionato, tuttavia non ha mai fatto quel salto internazionale che giustificherebbe legare economicamente mani e piedi il proprio destino, come invece si fa a occhi chiusi con Cristiano Ronaldo”.
“E soprattutto, la Juve in questo momento non può nemmeno permettersi di pensarci al rinnovo, strozzata dall’indebitamento e dai mancati introiti, e costretta a liberarsi di ogni possibile spreco. Il problema però è che il tempo passa, e se non c’è rinnovo si deve trovare un acquirente”.
“Del resto la Juve aveva già allocato Dybala nell’estate 2019, ma fu la Joya a respingere sia il Manchester United che il Tottenham. Avere comprato Chiesa e Kulusevski, e avere speso un totale di 105 milioni di € in proiezione per entrambi, vuol dire che la vita dopo Dybala è già bella che iniziata, ma rimane il problema di trovare il denaro che si cerca, visto che un anno e mezzo dopo il valore di Dybala non si è certo alzato, anzi”.
Paradossalmente il 2022 (quando scatterà la tranche di 40 milioni per Chiesa) è l’anno di svolta della Juve perché sarà anche l’anno in scadenza per Cristiano Ronaldo. Anche qui il rinnovo è improponibile, troppo pesante per la società e forse troppo oneroso anche anagraficamente per Cristiano. E l’unica maniera per rientrare di parte dell’investimento sarebbe separarsi, molto consensualmente ma pur sempre separarsi, già nel 2021. Nessuna società al mondo potrebbe caricarsi il contratto di CR7, se non in situazioni particolari”.
“E l’unica situazione particolare potrebbe crearsi al PSG: perché anche Neymar è in scadenza nel 2022, ha un contratto identico a Cristiano, e per ora il rinnovo non avviene. Il va e vieni con Barcellona dura da due anni, e chissà che il nuovo presidente catalano non riesca ad accontentare Messi nonostante la crisi economica. A quel punto la Juve spererebbe nella contromossa da grandeur del PSG su Cristiano, senza escludere che Paratici sicuramente proporrà a Leonardo uno scambio alla pari con il brasiliano – e sul fatto che venga almeno proposto, sono disposto a scommettere personalmente“.
Questo post è stato pubblicato il 11 Novembre 2020 18:43