“Serve Isco per alzare la Champions”: Pirlo ha già indicato il suo primo acquisto alla Juve

C’è aria di rifondazione in casa Juventus. La promozione di Pirlo ha portato una ventata di aria fresca, una sorpresa supportata da tutti nell’ambiente bianconero. E questa nuova freschezza dovrà necessariamente coinvolgere anche la rosa, appesantita da giocatori a fine percorso e da grandi ingaggi, troppo alti visti i risultati sul campo. Svecchiare, in poche parole. 

“Serve Isco per alzare la Champions”

C’è bisogno di forze fresche soprattutto a centrocampo, cuore pulsante del futuro calcio del Maestro, che in carriera ha dipinto passaggi, assist e punizioni. Chi meglio di lui saprebbe indicare i giusti acquisti, e la suggestione che continua a balenargli nella testa corrisponde al nome di Isco.

‘RONALDO? SERVE ISCO PER INNESCARLO’ – Riavvolgiamo il nastro all’anno scorso. Pirlo era un commentatore sportivo, e per l’appunto è stato chiamato in causa per analizzare l’eliminazione della Juve per mano dei terribili ragazzi dell’Ajax: “Per alzare la Coppa serve uno come Isco. La chiave è a centrocampo, hai preso Ronaldo ma devi trovare il modo di innescarlo al meglio”. Oggi, 10 agosto 2020, il 41enne di Flero è il nuovo allenatore bianconero, ha tra le sue mani il portento Cristiano Ronaldo, ma non Isco. E quelle parole, applicate al giorno d’oggi e in ottica mercato, suonano molto come indizio, o meglio, suggerimento.

LA SITUAZIONE – Tra la suggestione e la realtà, però, c’è di mezzo un bel mare. Vedremo se Paratici ha a disposizione un super yatch per attraversarlo, perché Isco è un affare complicato. Innanzitutto per un fattore economico: se l’ingaggio (7 milioni di euro) sfora di poco il salary cup imposto dalla Vecchia Signora per i nuovi innesti (6 milioni), il prezzo del cartellino è un ostacolo importante, cosa che ha storicamente allontanato la Juve dal fantasista spagnolo. Perché non è la prima volta che i bianconeri mirano Isco, che da parte sua potrebbe essere incentivato a cambiare aria. 

Il Zidane-bis non ha riacceso la fiamma del rapporto tra i due, tanto che l’ex Malaga ha totalizzato poco più di 1600 minuti stagionali. Poco per un giocatore come lui, a tratti genio, per altri incompreso. Sotto la guida del Maestro può ritrovare la luce, ma ora la palla passa a Paratici: starà a lui giocare di inventiva, trovare una soluzione creativa che possa convincere il Real Madrid. Niente di impossibile, lo scambio Arthur-Pjanic insegna.

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fonte: ilbianconero.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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