Parla Leonardo Bonucci. Il difensore, grande icona della recente epoca vincente juventina, e fresco del ritiro dal calcio giocato dopo l’ultimissima esperienza in Turchia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove è tornato anche sulla separazione dolorosa in bianconero e aprendo a un futuro a Torino con altre vesti.
“Una cicatrice che fa ancora male”. Ammette il 37enne. Avrebbe voluto infatti un altro epilogo con la Vecchia Signora. “Mi sarebbe piaciuto un finale diverso, però forse non è ancora arrivato. Dopo la rabbia iniziale ho riflettuto, ci siamo confrontati e rinunciare all’azione legale è stata la cosa giusta, perché per me la Juve è sempre stata tutto, da quando giocavo a pallone in camera con mio fratello. L’amore resta intatto”.
Potesse tornare indietro, ci sarebbe una cosa che non farebbe: “La lite con Allegri in Juve-Palermo: una reazione istintiva che potevo gestire meglio. Le scelte invece sono state conseguenze di situazioni vissute che mi hanno migliorato come calciatore e uomo. In questi giorni ho avuto la riprova di essermi comportato in modo giusto nel gruppo. La parte più bella sono i messaggi privati dei compagni. Ho fatto una carriera bella da antipatico, però non ho mai messo una maschera. Sono sempre stato me stesso e, quando ho sbagliato, ho pagato le conseguenze”.
Ora chissà che il futuro non possa riportarlo in bianconero, un giorno: “Il mio sogno è alzare la Champions da tecnico della Juventus visto che non ci sono riuscito da giocatore. Se Giorgio dovesse essere l’Ad il rapporto sarebbe doppio, professionale e di amicizia… Prima però tutti e due abbiamo un percorso da fare”.
Questo post è stato pubblicato il 1 Giugno 2024 13:59