Tuttojuve ha contattato l’avvocato esperto di diritto sportivo Paco D’Onofrio, per parlare delle motivazioni rilasciate oggi sul caso Juve-plusvalenze.
“Si tratta di una sentenza molto ben scritta ed argomentata da autorevoli giuristi, che, tuttavia, considera applicabile l’art. 4 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, ovverosia la violazione dei principi generali di lealtà correttezza e probità, cumulativamente con lo specifico art. 31, comma 1, proprio sulle plusvalenze. Questa doppia violazione non mi convince, poiché l’applicazione è alternativa e non cumulativa, come insegna il Collegio di Garanzia proprio nel parere n.5 del 2017 richiamato nella sentenza”.
Ci sono, a suo parere, ampi margini di ricorso per la difesa bianconera?
“Si, decisamente, poiché la norma generale (che irroga punti di penalizzazione) si applica solo in mancanza di una norma specifica (che irroga solo ammende), in questo caso però esistente, cioè il 31 comma 1”.
La sentenza più corretta poteva essere una ammenda?
“Decisamente si, stando al tenore letterale delle norme vigenti”.
Questo post è stato pubblicato il 30 Gennaio 2023 20:36