Indimenticabile Carlitos Tevez. In generale per tutti gli appassionati di calcio ma in particolari per i tifosi della Juventus che se l’hanno goduto per appena due anni ma per stagioni di grandissimo livello con giocate mostruose e goal pesantissimi. Arrivato nell’estate del 2013 dal Manchester City per 9 milioni di euro più 6 di bonus, a Torino è stato decisivo per la vittoria dei due scudetti juventini 2013/14 e 2014/15 godendosi in bianconero anche il successo della Supercoppa nel suo primo anno piemontese e della Coppa Italia nel secondo.
E’ destinato a restare negli annali per storia e traguardi sportivi raggiunti, tant’è che la sua carriera è già un documentario Netflix tra l’altro apprezzatissimo da chi lo ha visto. Ma ci sono ancora tante curiosità che potrebbero essere, soprattutto a distanza di anni, ancora non note a tutti.
Le 10 cose che non sai su Tevez
- Soprannominato da sempre ‘El juegador del pueblo’, anche dai telecronisti italiani: il motivo è al suo enorme legame con i quartieri poveri della sua Buenos Aires e non solo. Molti ancora ricorderanno le scritte sotto le maglie a ogni gol come Fuerte Apache, Ciudad Oculta e Villa Palito che rappresentano alcuni dei tanti contesti ricordati in mondovisione.
- Tevez però ha anche un altro soprannome: el gallinazo. Come nasce? Dalla semifinale di Coppa Libertadores 2004 tra Boca Junior e River Plate per una rivalità storica: Tevez segna e mima il gesto della gallina poiché è così che ironicamente vengono chiamati i giocatori del River dalle squadre avversarie.
- E a proposito di Boca: sapevate che il club inserì una clausola anti-poker nel suo contratto nel 2016? Tevez era infatti noto per passare intere nottate a giocare con amici e non solo
- In Inghilterra si è macchiato di una grossa polemica nell’anno della prima vittoria della Premier per il City a distanza di anni: esibì infatti uno striscione con scritto “RIP Ferguson”, in riferimento al fatto che lo storico allenatore avversario disse “Mai finché vivrò”, a proposito di un successo dei concittadini.
- Ma come si è procurato quella cicatrice Tevez? Domanda che sicuramente vi sarete posti ogni volta che lo hanno inquadrato in campo. Colpa di ustioni gravissime quando all’età di 10 anni gli cadde in pieno volto una pentola di acqua bollente.
- Ma la sua vita è parecchio difficile già da molto tempo prima, dalla nascita: il padre viene ucciso a colpi di arma da fuoco quando lui era ancora in grembo e viene abbandonato dalla madre biologica a soli tre mesi di vita. Verrà adottato da alcuni zii per fortuna.
- Ha un solo fratello biologico ma decise di stroncare i rapporti durante gli anni al City: questo, insieme al cognato, assalirono un furgone blindato e furono arrestati.
- Anche lo stesso Tevez fu arrestato nel 2013: guidò senza patente e fu rilasciato su cauzione costretto a pagare una multa e a rispettare 250 ora di servizio sociale.
- Nel 2021 si è ritirato per un motivo nobile: stare vicino alla madre dopo la scomparsa del papà. Ovviamente si avvicinava già al tramonto sul piano anagrafico, ma tale situazione ha avuto un peso specifico importante per una decisione che forse sarebbe stata rinviata.