Ricordate Diego Ribas da Cunha? E come scordarlo. E di certo non per il segno lasciato sul campo. Il ricordo c’è, sì, ma in negativo: il brasiliano resta alla memoria bianconera come uno dei principali ‘bidoni’ bianconeri dell’epoca moderna. Un flop che coincide con uno dei punti più bassi della storia juventina, quella dei due settimi posti che ha portato poi all’arrivo di Antonio Conte in panchina da dove fortunatamente tutto è cambiato.
Ma molti tifosi hanno ancora gli incubi per quegli anni e le mortificazioni subite nei vari campi d’Italia e spesso anche in casa. Per quanto riguarda Diego, correva l’estate 2009 quando fu ufficializzato per 27 milioni di euro. Sembrava un vero e proprio colpo per la Vecchia Signora, giocatore messosi in mostra in Germania col Werder Brema e capace di rientrare anche nella lista per il pallone d’oro e per il Fifa World Player.
Trequartista di ruolo, si presentava come un giocatore di assoluta tecnica capace di saltare facilmente l’uomo e andare in gol con disinvoltura. Ma nulla di tutto questo si vedrà, se non solo a sprazzi e appena all’inizio: illude tutti il 30 agosto con una doppietta alla Roma, poi sparisce man mano fino a scomparire del tutto e salvo qualche squillo come due goal in Coppa Italia e altri due in campionato.
Oggi, 39enne, si è già ritirato da due anni dal calcio giocato ed è attualmente opinionista tv in Brasile. Proprio di recente, nel corso di un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Vincenzo Iaquinta è tornato a parlare del suo ex compagno di squadra: “Fidatevi di me: Diego era fortissimo, con la sua tecnica brasiliana ci lasciava a bocca aperta in allenamento. Purtroppo, dopo un ottimo inizio, non riuscì a mostrare tutto il talento che aveva alla Juve. Ma il giocatore non si discute”.
Questo post è stato pubblicato il 21 Luglio 2024 22:28