Matias Soulè ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport soffermandosi sul tasto dolente Juventus:
JUVE – “Un tasto un po’ dolente, soprattutto per i primi mesi del 2024. Perché non pensavo di lasciare la Juve, anzi, ero concentrato a giocare bene con il Frosinone per meritarmi una maglia. Invece poi a gennaio vengo a sapere che mi stavano cedendo a un club arabo, ma io non avevo alcuna intenzione di andarci anche se ormai mi era chiaro quale sarebbe stato il mio futuro. Ne sono rimasto deluso perché pensavo di poter giocare per la Juve, ma poi me ne sono fatto una ragione”.
MOTTA – “Benissimo, il mister è una persona squisita. Mi è sempre stato vicino, mi ha supportato, allenato e dato tanti consigli. Poi scherzava molto con me: “Tu non te ne vai via da qui se non lasci 70 milioni” (ride, ndr). La verità è che Thiago voleva che io restassi alla Juve, mi vedeva benissimo nei suoi piani e nel suo attacco. Ma ormai la decisione della Juve era stata presa: servivo per fare cassa, l’ho accettato e a quel punto non vedevo l’ora di andare via. Non rimpiango nulla della mia esperienza alla Juve dove sono stato benissimo, giusto quell’addio a gennaio inaspettato”.