follie di De Laurentiis – Gli anni Duemila si sono aperti, tra le tante cose, con un riuscitissimo lungometraggio della Disney intitolato “Le Follie dell’Imperatore”.
follie di De Laurentiis
A vent’anni di distanza, il campionato di calcio italiano ha un aspirante imperatore di nome Aurelio De Laurentiis, che ha disertato la partita contro la Juventus di domenica scorsa contravvenendo al protocollo approvato da Lega Serie A e Governo, grazie al provvidenziale intervento dell’Asl locale, che dipende dalla Regione Campania ovvero dall’amico Vincenzo De Luca.
Ancora siamo in attesa del verdetto del Giudice Sportivo sulla partita, atteso per metà settimana. Sul piatto ci sono, in parallelo, l’eventuale 3-0 a tavolino per la Juventus e gli eventuali punti di penalità in classifica per il Napoli.
AL DI SOPRA DELLE REGOLE – Se De Laurentiis dovesse vincere la sua battaglia, ottenendo il rinvio del match contro i bianconeri per “cause di forza maggiore”, finirebbe col legittimare qualunque società che, temendo per i contagi da Covid-19 all’interno della propria squadra, decidesse di esercitare pressioni sulle autorità per essere “bloccata” e chiedere poi il rinvio. Il protocollo parla chiaro: almeno dieci positività o niente.
Si isolano i positivi e la squadra, ma si continua a giocare. Non due positività come quelle del Napoli o sei (in aumento costante finora) come quelle dell’Inter.
TENTAZIONE? – Ecco, l’Inter. Se volesse seguire la strada del collega napoletano, il presidente nerazzurro Steven Zhang potrebbe tentare il colpaccio: cercare di orchestrare con un’autorità locale o regionale un “divieto di partire” in barba al protocollo, per non disputare il derby col Milan in programma sabato prossimo.
Ieri l’Agenzia di Tutela della Salute di Milano ha ribadito che, rispettando il protocollo, si può giocare. Ma ancora i positivi nerazzurri erano 5. Oggi si è aggiunto Ashley Young. Staremo a vedere chi e come si muoverà, sapendo che di questo passo si rischia di mettere al tappeto la Serie A.
fonte: ilbianconero.com