Paratici ha parlato prima di Juventus-Verona: “Dybala? Sta meglio fisicamente, sta ritrovando condizione, non dimentichiamo che è stato fuori due mesi per infortunio muscolare, poi è tornato e dopo qualche allenamento è andato in Nazionale, dove per un problema gastrointestinale è stato fuori 10 giorni. Ed è tornato tardi. Ora sta meglio, sta riprendendo condizione e oggi giustamente trova lo spazio da titolare.
Rinnovo Dybala? C’è una volontà chiara da parte della Juve e del giocatore. Stiamo parlando proficuamente, logicamente questo è un momento molto particolare per tutti, negli ultimi 20 giorni siamo stati anche 15 giorni in isolamento, quindi non potevamo incontrare nessuno. Parliamo e speriamo di arrivare presto a una soluzione ottima per tutti.
Il mio rinnovo? Non è il luogo e il momento per parlarne. Come ho già detto, sono fortunato ad avere un bel rapporto con il presidente, schietto e diretto. C’è grande fiducia da parte sua e felicità mia di essere alla Juve. Questa è la base per poi arrivare a parlarne. Ma non c’è fretta, perché c’è questa relazione che porta a situazioni in divenire, senza ansia ne problemi.
Morata piano B? E’ sempre difficile rispondere, se poi le cose che tu dici sono credute poco. Morata è sempre stata una soluzione A, iniziale, non c’era l’apertura dell’Atletico Madrid alla soluzione. Ci siamo mossi su altri calciatori, ma quando c’è stata la possibilità siamo tornati al piano A e siamo riusciti a prenderlo. Era lui la prima opzione, con Dzeko?”.
“Nel mercato bisogna essere sempre molto elastici perché la prima idea non è sempre quella che riesci a portare a termine. Alvaro lo conoscevamo bene, come ragazzo e giocatore, era il primo tentativo fatto. L’Atletico non apriva, poi siamo tornati.
Trattare tanti giocatori insieme? Non lo faccio solo io, ci tengo a sottolinearlo.
Ramsey? “I giocatori sono persone come noi. Ha avuto difficoltà ad inizio stagione l’anno scorso per motivi oggettivi, un infortunio lungo quando è arrivato, un nuovo campionato, una nuova squadra, un nuovo gioco. Quindi ha avuto un momento di adattamento, come Rabiot, adesso è un anno che è qui ed è più abituato qua, a tutto”.
“Anche tanti grandi campioni in Serie A hanno avuto difficoltà nei primi mesi, quindi è tutto normale. Poi le aspettative portano ad avere poca pazienza, invece per noi ci deve essere molta coerenza. Se prendiamo un giocatore lo seguiamo da mesi o anni, quindi conosciamo bene caratteristiche, carattere, com’è, poi dobbiamo supportarlo se ha delle difficoltà”.
fonte: ilbianconero.com