Morata resta a Torino – Se Luis Enrique non ti convoca, forse ti ha fatto pure un favore. Siamo all’esagerazione, evidentemente, perché Alvaro Morata non può non desiderare di tornare a indossare quanto prima la casacca della Roja spagnola, ma la possibilità di restare in città in questi giorni senza calcio giocato gli avrà fatto solamente del bene.
Ha affiancato i superstiti della fuga verso le Nazionali, sognando già una maglia per Crotone, e poi s’è goduto un lungo fine settimana a base di famiglia e Torino.
Morata resta a Torino, ecco cos’è successo
Il binomio risulta essere particolarmente eccitante per chi non vedeva l’ora di tornare a casa sua. L’entusiasmo con cui ha riabbracciato la Juventus non si è ancora tradotto in una prova super sul campo, anche se Morata ha le sue ragioni. Andrea Pirlo in fondo l’ha gettato nella mischia da subito, otto giorni fa all’Olimpico contro la Roma, e il ragazzo non ha fornito risposte negative se si considera che era appena arrivato. Per Juve–Napoli, al netto della serata strana e stando alle scelte del tecnico bianconero, Alvarito s’era visto “rubare” il posto da Paulo Dybala.
Rischia di essere, questo, uno dei ritornelli della stagione, anche perché il mercato ha infoltito la batteria degli attaccanti in senso lato. Oneri e onori al Maestro, fermo restando che l’adattabilità di Alvaro a Cristiano Ronaldo è tutto tranne che un’opinione.
E fare bene nella Juve significherà anche tornare nella considerazione del ct spagnolo, visto che Morata ha saltato più convocazioni: l’ultima volta in cui giocò con la maglia della Furie Rosse risale al 18 novembre 2019, Spagna-Romania 5-0 per la qualificazione all’Europeo. Sarà una lunga rincorsa e l’assenza in occasione delle partite di questi giorni contro il Portogallo di CR7, la Svizzera e l’Ucraina accresce gli stimoli.
fonte: tuttosport.com