Allegri conferenza – E’ già vigilia. E’ ancora vigilia. Massimiliano Allegri presenta il match con la Fiorentina dalla sala stampa dell’Allianz Stadium.
FIORENTINA – “Che partita mi aspetto? La Fiorentina sta facendo molto bene, ha 3 punti più di noi. Gioca in ampiezza, usando tutto il campo, hanno giocatori tecnici, squadra sbarazzina, aggressiva, con un allenatore bravo che l’anno scorso ha fatto bene a La Spezia e si sta dimostrando bravo anche a Firenze. Serve una partita giusta sotto il piano tecnico e difensivo. Cercheremo di fare meglio delle ultime due in campionato”
A DISPOSIZIONE – “Quasi tutti, a parte Kean e De Sciglio”.
SOULE – “Credo abbiano convocato dei ragazzi giovani, lui è un ragazzino bravo. Ora lasciamolo tranquillo, sennò facciamo l’errore che facciamo con tutti i giovani: giocano tre partite e sono da Pallone d’Oro. Ripeto, fino alla noia: è una legge non scritta, fisiologica, che un giocatore a 25-26 anni inizia a trovare una maturità. Ma deve fare tante partite per arrivarci. Non è che se fa 3 partite diventa bravo. Poi l’eccezione è chi è fenomeno a 20 anni. Lasciamogli fare il suo percorso, a Soulé”.
PROGETTO SECONDA SQUADRA – “Molto importante, anticipa la crescita dei ragazzi. Poi dalla seconda squadra, dalla Lega Pro, i ragazzi devono passare attraverso la B facendo molte partite, poi una A media-bassa. E poi dopo arrivare, e a quel punto lì valuti se il ragazzo può stare nella Juventus o giocare in Serie A, in altre squadre. Questo è il percorso deciso per i ragazzi da quest’anno. Fagioli, Ranocchia… sono in B e giocano ogni domenica. Altrimenti perdono tempo. Purtroppo i ragazzi di oggi, e qualcuno mi darà addosso e sarò bastian contrario, sbagliano se vogliono mandarli a giocare subito in Serie A o mandarli dalla Juventus ai margini della squadra – facendo mezza partita, o una partita – in un’altra di Serie A. Poi magari non giocano e perdono un altro anno. A calcio bisogna giocare, poi se uno è bravo viene fuori. Per questo devono fare un percorso. E questo vale per tutti. Ecco perché tanti giovani si perdono per strada. Gli mettiamo nella testa che dopo 30 minuti nelle big, hanno possibilità di giocare in Serie A. Si dice: invece della Juve, mandiamoli a Sassuolo, Venezia, Empoli! E poi non giocano. E perdono un altro anno. E si perdono per strada. E vengono avanti giocatori che arrivano dalla Lega Pro, Serie B, Serie A. Come si faceva 30 anni fa. Ma ora è tutto evoluto, sono mode. Ma le mode… ripeto: il vestito grigio, il vestito blu non passa mai di modo, a quadri sì, a pois sì, a quadri più piccoli… La crescita dei singoli dei giocatori dev’essere quella. Inutile che inventano. Non s’inventa nulla”.
Allegri conferenza Juve Fiorentina
BONUCCI – “Vediamo. Oggi penultimo allenamento, la squadra sta bene. Rimaniamo coi piedi per terra. Non è che il 4-2 con lo Zenit ci ha fatto diventare fenomeni. La Juve è un’ottima squadra, deve lavorare e migliorare in tante situazioni, cercare di non prendere gol anche quando facciamo 4 gol. Togliere la sensazione che nella fase difensiva siamo ancora un po’ troppo leggerini, mentre abbiamo migliorato la fase nella metà campo avversaria. Ci vuole equilibrio. Il passaggio del turno è stato importante, il primo della stagione, ma in campionato siamo molto indietro. Bisogna stare zitti, lavorare e pedalare. E cercare di fare risultati in campionato”.
SENZA CENTROCAMPO STORTO – “Dare continuità a questa formazione? Puntare su questo o cambiarne uno o due, cambia poco. Non è che non si voglia giocare con tanti giocatori offensivi, a me piace molto. Ma serve che i giocatori offensivi facciano la fase difensiva. Altrimenti a calcio non puoi difendere in 6-7. Per forza prendi gol, diventi vulnerabili. Poi dopo… sono strani! Quando c’è la fase difensiva, mmh; quando prendono la palla, partono. Ma bisogna fare tutti e due per raggiunger risultati importanti. Altrimenti diventiamo la squadra che ne pareggia una, ne perde un’altra. Per trovare risultati in campionato, bisogna fare fase difensiva e offensiva. Ma la fase offensiva ce l’hanno nelle corde, la fase difensiva ha bisogno di continuità”.
CUADRADO – “Sta bene, ha giocato tante partite, arriva da due anni in cui ha fatto molto bene. Domani devo decidere chi far giocare dietro o davanti”.
LOCATELLI E MCKENNIE – “Locatelli è cresciuto e sta crescendo. McKennie è molto più ordinato, era più anarchico e lo trovavi in tutte le zone. E’ più ordinato. E’ un giocatore che ha sempre due-tre situazioni favorevoli, sta bene fisicamente”.
COSA CI SIAMO DETTI – “Ne parlavo ieri… questi giorni in cui siamo stati insieme, sono i giorni che ci sono mancati quest’estate questi giorni. L’estate è il periodo in cui si sta insieme, si chiacchiera, c’è un confronto. Abbiamo più tempo per lavorare, anche non facendo allenamenti pesanti, magari anche differenziati. Ieri abbiamo lavorato tutti insieme, poi c’è chi ha lavorato in palestra, chi in campo. Quest’estate non l’abbiamo avuto. Abbiamo sempre 20 giorni per stare insieme, e quindi questi 2-3 giorni ci sono serviti per questo. Ora l’importante è chiudere bene prima della sosta, sennò non sono serviti a niente”.
CRITICHE – “Fanno parte del gioco, soprattutto su un allenatore che non fa risultati in campionato. In Champions andavamo bene. E’ anche uno stimolo, c’è un divertimento per me. Affrontare queste sfide lo è. L’ho vissuta cercando di analizzare con tutti gli altri il momento. Dall’inizio del campionato a ora, ci sono state situazioni che vanno migliorate e che sono capitate. Solita retorica: col Sassuolo non meritavamo di perdere, abbiamo tirato 100 volte in porta e poi è successo con lo Zenit e hai fatto 3 gol. Con l’Empoli in casa abbiamo creato molto, nonostante la partita non sia stata eccelsa. Senza darsi alibi, venivamo da una brutta sconfitta col Verona, non siamo riusciti a metterla da parte date le partite ravvicinate. Col Sassuolo è stata una bella sconfitta, venivamo da un periodo positivo con 4 vittorie in campionato, 1 pareggio e 2 vittorie in Champions. In tre giorni abbiamo buttato quanto costruito in un mese. A Udine lo sapete, a Napoli lo sapete… le prestazioni non sono state cattive, ma se prendi 11 gol con 6 squadre che vanno dal decimo all’ultimo posto, qualcosa manca, e devi lavorare per aggiustare qualcosa. I due gol presi con lo Zenit: a parte l’autogol di Leo, sul secondo andava raddoppiato lì, diamo cose per scontate e non deve accadere”.
VLAHOVIC – “I giocatori si possono vedere, ma se non li alleni è difficile dare giudizi. A volte dall’esterno dai un giudizio, se l’alleni è il contrario di ciò che vedi. Non rispondo, è un giocatore della Fiorentina. Come si ferma? E’ bravo, lo dimostrano i numeri. Ma abbiamo ottimi difensori, sono tranquillo”.
LA SVOLTA – “Zenit la svolta? La normalità dev’essere quella, ce l’abbiamo in Champions ma non in campionato. La Champions l’abbiamo messa da parte. Ora bisogna trovarla in campionato. La normalità è vincere la partita, metterla da parte, pensare a quella dopo. E non è che vincere una partita ti permette di aggiustare la stagione. E’ una questione di testa, una crescita che la squadra deve fare a livello mentale”.
SQUADRA PRESUNTUOSA – “Non è questione di approccio alla partita, a parte Verona dove venivamo da una sconfitta pesante dopo il gol del Sassuolo al 95′. E’ stato il primo quarto d’ora con approccio sbagliato. Dobbiamo migliorare nel post vantaggio: lì stacchiamo la spina per un momento, sembra che sia finita la partita, sembra che tutto sia facile, invece lì diventiamo vulnerabili. E dobbiamo alzare l’attenzione in quel momento lì”.
DYBALA E LE ASPETTATIVE – “Le aspettative? Le stesse. Giocatore importante, tecnico, che fa gol. L’ho trovato maturato e voglioso all’inizio. Anche quando è rientrato sta crescendo di condizione, perché quotidianamente si allena nel modo giusto. Come dev’essere. Ci alleniamo per giocare e giochiamo come ci alleniamo”.
RABIOT – “Inutile parlare di potenziale. Adrien deve fare molto di più. Semplice”.
BOLLINO ROSSO – “Le partite in campionato sono da bollino rosso, tutte. Finché non troviamo continuità mentale nel restare nella partita per 95′, sono tutte da bollino rosso. Bisogna essere realisti e pratici. Noi, ripeto fino alla noia, abbiamo giocato 6 partite contro 6 squadre che giocano dal decimo al ventesimo posto, abbiamo preso 11 gol. Questo è chiaro. Si può parlare di fatti concreti e questo è quello che è successo. E su questo bisogna lavorare e migliorare. Con lo Zenit dopo l’1-0 e abbiamo tirato i remi in barca. Il secondo gol con lo Zenit era nell’aria. Dobbiamo fare quel salto. Va fatto. Se non ora, tra 10 giorni, tra un mese, ma va fatto. La Juve non può essere la squadra che gioca le partite senza sapere ciò che succede. Le partite nostre in campionato, fino a questo momento, sono state sempre aperte. Questa è una cosa su cui dobbiamo lavorare”.
MORATA – “L’altra sera ha fatto una buona partita, finalmente anche gol. Magari può stare 2-3 mesi a fare gol. E’ stato agevolato l’altro giorno, ha giocato meno spalle alla porta e l’ha agevolato”.
KAIO – “Sta meglio fisicamente, ha già giocato un po’ di spezzoni. Può giocare prima punta o in coppia con altri”.
fonte: ilbianconero.com