Intervista Trezeguet – All’indomani della rovinosa sconfitta della Juventus per 3-0 contro il Milan, l’ex bomber bianconero David Trezeguet ha parlato al canale Twitch della Juve: “Due attaccanti importanti come Ronaldo e Morata non sono riusciti a combinare, la squadra non è riuscita a servirli adeguatamente. È importante che loro e lo staff tecnico chiariscano il momento. La squadra aveva già fatto molta fatica contro l’Udinese, poi col Milan è arrivata pure un pesante ko. Bisogna ritrovare le idee chiare e la fiducia che si è persa per strada: un equilibrio da ritrovare subito!”
MOMENTACCIO – “La Juve in ogni reparto ha avuto diverse difficoltà, non solo rispetto all’Inter scudettata ma anche rispetto alle rivali nella corsa alla Champions. Ora non ci si deve confondere, bisogna dare alla squadra input semplici e i giusti consigli mirati. Cercando di aiutare i giocatori più in difficoltà per cercare di trovare lo spirito giusto e conquistare gli obiettivi. A partire da mercoledì sera contro il Sassuolo, un cliente molto scomodo dall’organico giovane e con le idee molto chiare. Ci sarà da soffrire anche fisicamente. La cosa più importante è il dialogo.”
COSA SERVE ADESSO – “La giusta parola d’ordine. Bisogna svegliarsi e urlare in maniera calcisticamente positiva. Quelli che vincono curano pure questi dettagli. La Juve prende gol perché si parla troppo poco, vedi la disattenzione di Udine. Io giocavo coi Montero e i Cannavaro, gente dal dialogo molto vivace coi compagni, sia dentro che fuori dal campo, per rimanere sempre attenti e credere sempre tutti insieme negli obiettivi. Nel calcio di oggi si attacca e si difende tutti, e si deve agire con prontezza: non posso crederci che CR7 ieri nel primo tempo non ha toccato palla nell’area avversaria! Può capitare, ok, ma sta capitando troppo spesso. Osservando dall’esterno, molti giocatori sono persi senza un’idea di come sviluppare il gioco. Ognuno va per conto suo e vuole sbloccare la situazione da solo, ma in un campionato competitivo come la Serie A diventa complicato così. Questi giocatori hanno però la volontà e la capacità di capire cosa fare per andarsi a prendere l’Europa.”
FIDUCIA – “Adesso la Juve dipende dai risultati delle altre concorrenti alla qualificazione in Champions, è vero, ma pur tendendo l’orecchio a loro deve sempre pensare a se stessa, a quello che fa lei. La squadra la voglia ce l’ha, bisogna tradurla nel fare le cose giuste sul campo. Corre magari corre, ma bisogna correre bene. La Juve sta commettendo troppi errori e pochi giocatori si assumono le responsabilità. Pirlo è giustamente in discussione, come ogni allenatore in un periodo così negativo, ma in campo ci vanno i giocatori. Torno a ripetere: io credo molto nel dialogo come fattore decisivo”.
Intervista Trezeguet, le parole sulla Juve di Pirlo
CONFRONTO COI ROSSONERI – “Il Milan a inizio stagione non era una seria candidata allo scudetto, ma ha fatto gruppo molto bene. I singoli erano complessivamente meno forti di quelli della Juve, ma è stato fatto un gran lavoro sul collettivo. E la mancanza del pubblico è stata determinante: una squadra giovane come il Milan avrebbe fatto forse fatica a reggere l’urto degli 80mila di San Siro quando le cose andavano male, così come per la Juve la carica dello Stadium è stata importantissima in questi anni. Però non ci si può nascondere dietro a questo. La squadra di Pioli ha saputo risolvere meglio le proprie situazioni. Chiesa si è esaltato nel sistema di Pirlo, capace di saltare spesso l’uomo. Ronaldo ha continuato a mostrare le proprie qualità. Dybala invece è venuto meno, e anche Morata dopo un po’ è andato in difficoltà. Pirlo ha puntato più sulle individualità, il Milan ha fatto meglio come gruppo.”
PROBLEMA MENTALE… – “Il pensiero che hai alla Juventus è quello di vincere sempre. E può essere che i giocatori bianconeri, sapendo che ci sono ben 4 posti per l’Europa che conta, pensino che se non vincono lo scudetto vanno comunque in Champions”.
… E TECNICO – “Quando vai a giocare in trasferte senza il pubblico, dovrebbe essere più facile imporre il tuo gioco in qualsiasi campo. Invece la Juve ha un centrocampo che segna pochissimo e non riesce a trovare i giusti equilibri e soluzioni in fase offensiva. Pirlo deve lavorare su questo aspetto molto evidente”.
RESTIAMO LUCIDI – “Nessuno potrà mai dimenticarsi di nove scudetti vinti consecutivamente. Non ci si deve soffermare eccessivamente su una partita come quella col Milan. Io sono cresciuto con l’idea che quella di vincere deve diventare un’abitudine. Non partire per arrivare nelle prime posizioni, ma per alzare almeno un trofeo. La squadra deve voler migliorare e imporre il proprio gioco, a partire dal match col Sassuolo di mercoledì”.
PIRLO E LA ROSA – “Deve lavorare sulla testa della squadra e i grandi campioni si vedono in momenti come questi. La Juve ha grandi giocatori che devono ora guadagnarsi la fiducia per la prossima stagione. La maglia bianconera va meritata sul campo, tutto il resto sono chiacchiere! Questo vale sia per i veterani che per i giovani.”
CON DEL PIERO – “Parlavamo molto e capivamo quale fossero i punti forti e deboli di ciascuno di noi. Spesso di dice che bisogna conoscere gli avversari, per me era ancora più importante conoscere i miei compagni. Giocare con lui ormai era una cosa naturale, capivo al volo dove si sentiva più a suo agio. Questo dialogo molto aperto, nel quale non eravamo sempre d’accordo e a volte veniva fuori una litigata costruttiva per il meglio della squadra, ci piaceva molto ed è stato parecchio importante”.
ATTACCANTI CHE SOMIGLIANO A DAVID – “No, oggi ai centravanti viene chiesto molto di più di quello che veniva richiesto a me. Oggi Lewandowski ha un livello di competitività totale, segna moltissimo ed è importante per il sistema in cui gioca: è il giocatore più rappresentativo del Bayern ed è molto completo”.
JUVE WOMEN – “Le ragazze stanno davvero dimostrando qualcosa di unico. Hanno serietà, voglia, professionalità e determinazione nel far vedere a tutti che sono le più forti. Mi complimento con loro per queste 4 stagioni fantastiche. Vedo un gruppo davvero unito, vedi i leader e vedi la volontà di far bene. Io vengo da un Paese, la Francia, dove il calcio femminile è molto importante ed è straordinario vedere quello che fa la squadra femminile della Juventus”.
fonte: ilbianconero.com