Il Presidente Agnelli apre l’Assemblea degli Azionisti. Ecco la terza e ultima parte del discorso. Qui la PARTE 1.
DIMENSIONE SPORTIVA – “La quinta dimensione dev’essere sportiva. E per sportiva il mantenimento della competitività della Juventus. Abbiamo 4 dimensioni sportive che andranno valutate per un nuovo posizionamento: da un lato il settore giovanile, l’Under 23 con Manna e Zauli sono perfettamente integrati nella filiera della prima squadra e stiamo iniziando al quarto anno dei veri frutti. Fagioli, Dragusin e Frabotta sono in corsa per il roster. Soulé convocato è un altro elemento estremamente positivo. Le Women gestite in maniera impeccabile da parte di Braghin, hanno vinto il quarto scudetto consecutivo e ringraziamo Rita Guarino che ha gestito questi anni e ha saputo infondere lo spirito vincente. Oltre all’accesso di Montemurro ai gironi di Champions League, hanno giocato qui con circa 18mila spettatori, sono un segno che questo movimento sta avendo importanza. Ci abbiamo creduto da quando l’abbiamo iniziato, oggi vediamo che tante altre stanno seguendo in Italia. Abbiamo seguito questo percorso di altre squadre in Europa, qui i primi”.
Agnelli parla dall’assemblea dei soci
10 ANNI DI VITTORIE – “I risultati della prima squadra sono stati incredibili, ma non mi aspetto gratitudine e appagamento. Sono juventino dalla nascita e so che non posso pretendere ciò che neanche io garantisco. So che come Pavel, che ha seguito tutto il percorso, Arrivabene, Cherubini e soprattutto del nostro allenatore Allegri, la fiducia non può venir meno. Vale per me e per tutti quelli alla Juventus. Abbiamo lavorato in 10 anni e se penso a ciò che è successo, altre società italiane che hanno vinto si contano sulle dita di una mano. Al tema della credibilità è fondamentale alimentare la passione quotidiana: non è immutata, ma se possibile è addirittura cresciuta. In questo contesto di ricerca della credibilità dobbiamo lavorare come un corpo unico, tutte le donne e uomini devono lavorare come un corpo unico. Sapendo che la squadra vengono prima di tutto e tutti. Siamo tutti utili e nessuno indispensabile. Lo dicevo al Wired e continuo a sostenerlo oggi: tutti utili, nessuno indispensabili”.
RONALDO OLTRE LA JUVE – “Su Ronaldo. E’ stato un onore e un piacere. E se pensiamo a ciò che è stato sul campo, non possiamo applaudire simbolicamente Cristiano e ringraziando per le gioie. L’unico peccato è stato avere 1 anno e mezzo su 3 senza Cristiano. Ha ragione Morata, quando a pochi giorni dall’addio di Ronaldo, ha detto che la maglia della Juve dà responsabilità. Io sono responsabile per la società che lavoro. E la Juventus società, Football Club, è più grande di chiunque abbia avuto l’onore di partecipare al percorso. Viene prima di qualsiasi persona. In questo contesto dobbiamo tornare ai nostri valori. I valori dettati da questa città. Industriale. Lavoro, abnegazione, sacrificio, disciplina. Vogliamo vederlo in campo e fuori. Se penso alla squadra Juventus, è fatta da 1700 persone quando si arriva a un evento partita. Queste ci devono portare i risultati fuori dal campo e sul campo. Seguendo principi. Un significato sulla vita arriva da Oriana Fallaci: sono 4, i sensi della vita. Si rispecchiano perfettamente nelle persone della Juventus. Amare la Juventus, dobbiamo Lottare per la Juventus, Soffrire per la Juventus. E soprattutto sappiamo che dobbiamo vincere per la Juventus”.
fonte: Ilbianconero.com