Agnelli: “Covid avrà ripercussioni sul mercato, da Pogba in poi…”

Agnelli – Al via l’Assemblea degli Azionisti. Ecco la prima parte del discorso di Andrea Agnelli.

LA STOCCATA ALLE MILANESI – “Vi do il benvenuto nella nostra casa, siamo gli unici ad averla organizzata in presenza fisica. Essere unici è un segno distintivo di questa società, come i primi vincitori di tutte le competizioni nazionali, la prima e la seconda e la terza stella sul campo. Ricordo una battuta dell’Avvocato: la vera sfida sarà chi vincerà la terza stella, se lo faremo prima della seconda delle milanesi. Essere rispettosi è un altro segno della società”. 

APPROVAZIONE BILANCIO – “Avremo intanto l’approvazione del bilancio, porteremo una perdita di 209,9 milioni di euro. Giusto venire a spiegare ciò che sta succedendo. Rinnoveremo il Consiglio d’Amministrazione e dirò qualcosa in merito. Proponiamo inoltre una nuova proposta di aumento di capitale da 400 milioni, che fa seguito all’aumento di capitale approvato nel settembre del 2019 per 300 milioni. Mi fa piacere avere l’opportunità di illustrare e discutere la genesi che ci ha portato a queste proposte. Cos’ha fatto la Juventus e cosa farà la Juventus, che è quello che interessa a tutti noi. Per capire ciò che farà la Juventus, è utile avere un contesto del quadro macro economico nel quale la Juve si è mossa. Un quadro economico estremamente sano, in conflitto con quelle che sono tutte le voci e tutte le tesi che sentiamo di malcontento all’interno della nostra industria. Se guardiamo il fatturato aggregato del settore agli inizi Duemila: 6 miliardi circa. Le previsioni ante Covid avrebbe portato a 24 miliardi. Una crescita che era completamente resiliente a qualsiasi accadimento avvenisse nel mondo. Se prendiamo dei momenti catartici: la crisi dei Subprimes, del debito pubblico, lo scandalo della Fifa. In tutto l’industria ha avuto una crescita media del 12%. Ci faceva pensare che non potesse esistere una discussione di questo modelli di business. In tanti anni ho sentito tante volte parlare di insoddisfazione dei vari operatori del settore”. 

Agnelli parla all’assemblea degli azionisti

VALORE TRASFERIMENTI – “Uno degli elementi che fa sognare, ma che ha anche grande impatto, è l’inflazione del valore del trasferimenti. La Fifa solo dal 2012 registra tutte le transazioni. Siamo passati da 2,7 miliardi del 2012, ai 7,4 miliardi del 2019. Con la cessione del nostro, amato Pogba allo United nel 2016. Abbiamo visto una crescita di operazioni al di sopra dei 50 milioni e un valore complessivo che arriva circa a un miliardo e mezzo. Cosa ci porta a riflettere? C’erano anticipazioni di investimenti nelle aspettative di ritorni successivi. La dinamica ha mosso il mercato. E andiamo a vedere conseguenze nell’esercizio in corso. In questo contesto macro economico in cui si è mossa la Juventus, è giusto vedere cos’ha fatto la Juve in questi anni. E’ giusto ed è corretto che si giudichi l’ultimo esercizio come l’ultima partita, ma siamo figli di una dinamica più grande. La società poggia le basi sui cicli successivi. Se vedo ciò che è successo a questa società nel ciclo 2018, abbiamo avuto eccellenti risultati fuori dal campo. Fatturato oltre 400 milioni”. 

UN ALTRO AUMENTO DI CAPITALE – “Ricorderete l’aumento di capitale nel 2019. In quel contesto vi parlavo di pensare in grande, avevamo intrapreso un percorso che ci aveva portato il miglior giocatore al mondo, Ronaldo. C’era fermento sul futuro delle competizioni sportive. Pensavo che quello fosse il momento per investire. Portandoci ai risultati di quegli anni. Completiamo l’aumento di capitale nel gennaio del 2020, nel febbraio del 2020 il mondo si ferma e il Covid colpisce tutti. Duramente. In questo contesto non si può trasformare in una soddisfazione, non si può trovare qui la vita del futuro. A maggior ragione vale per la Juventus. Entriamo in un contesto di crisi pandemica. Una crisi che a me ha lasciato alcune riflessioni. Oltre i numeri dell’impatto sulla società, sistema sanitario, vite. Un elemento ha fatto riflettere: la parola ‘quarantena’. Se penso alla mia giovinezza, la parola quarantena non esisteva. Oggi, i miei figli, quando si muovono si domandano quali sono le regole all’interno di un altro comune. E pensare che i bambini riflettano su questo, fa capire quello che è stato l’impatto della pandemia sulla società”. 

VACCINO – “Un altro piccolo elemento e credo e auspico, oltre al green pass, che tutti siano vaccinati, è la cosa giusta per la propria salute e per le classi più fragile. Io sono vaccinato. Mia figlia sia vaccinata. Mia moglie lo è. Credo sia giusto ribadire l’importanza dei vaccini”. 

60 PARTITE SENZA PUBBLICO –“L’attività sportiva dal maggio 2020 fino a tutto il campionato scorso, abbiamo giocato 60 partite senza pubblico, fino all’inizio del nuovo anno. Tamponi costanti per chi viveva in questo contesto. Non facevo parte del gruppo stretto. Quando la squadra andava in bolla, non potevo sedermi con gli altri. Tutte le linee di ricavo sono state messe in discussione, un sistema incredibile che ha portato a una crisi politica e istituzionale. La Superlega, le conseguenze su Eca e Uefa, per i ruoli ricoperti per Real Madrid, Barcellona e oggi in attesa di un pronunciamento da parte della Corte di Giustizia Europea”. 

IMPATTO COVID – “I discorsi sono tantissimi. Non vi tedierei sull’impatto sul fatturato e margine operativi. Ne ho parlato tante volte. L’ultimo tassello per quanto riguarda la vera analisi di questa crisi è il totale ridimensionamento sul mercato. Dal 2019 6,5 miliardi, numero leggermente inferiore perché tiene in considerazione l’attività delle confederazioni; nel 2020, un mercato di trasferimenti da 4 miliardi; nel 2021, 3 miliardi. Questa costrizione incredibile del mercato avrà le sue ripercussioni sulle medio piccole che vivono del mercato, in quanto le loro attività più tradizionali, gli incassi commerciali sono inferiori. E per mantenere in vita il modello di business verrà messo in crisi col modello 2020-2022. In questa stagione, potremmo consuntivare gli effetti del Covid al termine della stagione. Ci ha impattato su 3 stagioni”. 

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fonte: ilbianconero.com

Leonardo Costa
Leonardo Costahttps://www.calcioj.com
Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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