Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, presenta la finale di Coppa Italia contro l’Inter. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com:
LA PARTITA – “Domani è una bellissima serata, il Derby d’Italia. E’ difficile da affrontare ma abbiamo sempre fatto bene in precedenza. Ci vorrà pazienza, lettura. Poi magari… il calcio è strano! La partita si sblocca e diventa tutta un’altra partita dopo 2 minuti. Serve avere lucidità e fare una bella prestazione, cercando di portare a casa la Coppa”.
DUBBI – “Dubbi qualcuno ne ho. Chiellini gioca sicuro, Perin uguale. Gli altri vediamo. Bisogna che glielo dica domani, sennò si chiedono: chi scende in campo?”.
VALORE COPPA – “Invece della ciliegina è la torta? Quando giochi una finale e partecipi a un evento così, che sia Coppa Italia o Champions, è normale che abbia una grossa importanza. Devi cercarla di vincerla e domani dobbiamo fare questo”.
CAMBIA IL GIUDIZIO? – “Tanto dopo… all’interno ci confrontiamo, la squadra ha iniziato male e abbiamo fatto una rincorsa. Abbiamo raggiunto un risultato importante, tutti gli anni giocare la Champions è importante, com’è importante vincere. Non ci siamo riusciti. Finita la stagione, ci metteremo lì per capire cosa migliorare a 360 gradi per essere pronti a ripartire più avvantaggiati di quest’anno. E’ un anno che siamo insieme. La valutazione della stagione è semplice: se domani vinciamo, qualcuno dice che la stagione va bene ma è la Coppa Italia. E’ disastrata al contrario. Le valutazioni nostre sono altre. Vincere sarebbe bellissimo, il percorso di ripartenza, ai blocchi di partenza, cercando di andare a vincere ed essere competitivi dove giocheremo, è la cosa più importante”.
DIFESA A 3 – “Vediamo! I giocatori che andranno in campo possono giocare a 3 o a 4, possiamo cambiare a gara in corso”.
COSA CONTA? – “Vieni da me, cosa conta? Basta essere chiari! Le nostre migliori partite sono state con l’Inter e il Manchester United in casa, nessuno se lo ricorda… non ricordate il risultato, 1-2 in Champions… Per me è chiaro che l’incidente non è un risultato”.
COSA HA SORPRESO – “La perdita di Ronaldo non è stata semplice, io dovevo conoscere la squadra, abbiamo avuto situazioni nel percorso dove abbiamo perso Chiesa. Domani li ho convocati tutti, domani sono tutti convocati… Abbiamo avuto delle difficoltà. Il fatto di spingere molto sull’acceleratore… Piano piano, e su questo ero sereno, siamo cresciuti dopo il turno di Champions. La società ci ha dato una mano prendendo Vlahovic, abbiamo così fatto una rincorsa importante che è terminata con la sconfitta in casa con l’Inter. Quella era una partita che ci dava un’ulteriore spinta. Ora siamo qui a giocarci la Coppa Italia. Per essere qui bisogna arrivarci. Altrimenti guardi la televisione. Siamo qui e facciamo il meglio possibile. Credo si sia creata una base, tra me e i giocatori, tra me e la società dopo 2 anni. Sono contento e sono sereno del fatto che l’anno prossimo avremo più possibilità per lottare fino in fondo per l’obiettivo principale, lo scudetto. Per arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Domani la Coppa Italia, sarebbe carino portare a casa il trofeo. Abbiamo le ultime due partite, finire la stagione nel migliore dei modi per programmare la prossima subito dopo”.
GESTI SCARAMANTICI – “Toccare il verde? Erano tutti mischiati, mi è piaciuto metterli in ordine. Non sei scaramantico? Non è questo. Cerco di contornarmi di persone che diano positività. Non al Covid. Quello sì. Le persone tristi mi danno fastidio. A me, eh! Ho messo solo in ordine…”.
IL PRIMO PER COPPE ITALIA – “Il più bravo di tutti? Cosa s’intende? Per me sono quelli che vincono. Ancelotti, a cui devo fare i complimenti e glieli rifaccio, ha fatto la storia del calcio italiano. Lippi, Capello, Sacchi. Gli allenatori vincenti sono questi. Carlo è l’unico che allena ancora. Due anni fa dopo Everton e Napoli era stato dato per finito. Non è così. In Italia ci sono tanti giovani allenatori bravi, possono avere la possibilità di allenare una grande squadra. E’ differente allenare una squadra per vincere o allenare una medio-piccola e non avere la responsabilità di vincere. Fa la differenza. Non è tattica e tecnica, ci sono allenatori in D e in Eccellenza molto preparati, tutti sono preparati, bravi a livello tattico… ma non è solo quella roba lì, è molto più grossa. Ci sono sfaccettature che non sono scritte in nessun libro. Lì è come madre natura t’ha fatto, se ce l’hai ce l’hai, se non ce l’hai no. Ora dico l’ultima: ci sono categorie! Piaccia o non piaccia! Poi dopo… non c’è nulla da fare. Chi vince è il più bravo, poco ma sicuro”.
VLAHOVIC SEGNERA’ – “Spero ne faccia due. Sta facendo bene. Come l’ho visto? Lui è sereno e lo era anche dopo Genova. Chiede troppo a se stesso a volte, non vuole mai perdere, è arrivato alla Juve e comunque ha dimostrato di essere da Juve, caratterialmente e tecnicamente. E’ qui da 3 mesi, l’anno prossimo può solo migliorare. I numeri per gol sono buoni. Difficile in Italia fare un gol a partite, è tre partite che non fa gol e ci sta. Ronaldo quand’è arrivato è stato 6 partite senza far gol. Ha la faccia arrabbiata? Ci sta. Comunque questo fa sì che ci tenga molto, vuole migliorare e lo dimostra. Sono molto contento di ciò che sta facendo Dusan”.
GIOCA DYBALA – “Dybala gioca, così avete il titolone. Accontento tutti”.
TORMENTONI – “Miretti? Oltre a Miretti ho portato Nicolussi, sono molto contento, è un ragazzo che non riusciva a venire fuori dall’infortunio al crociato. Riesco difficilmente a guardare una partita 90 minuti e mi sono divertito. Con giocatori che hanno giocato con una pulizia tecnica… come premio l’ho portato con noi”.
ALLENATORI – “Scusate! Ho dimenticato il Trap, è stato un mio allenatore a Cagliari… lo ricordo sempre volentieri perché è straordinario”
Questo post è stato pubblicato il 11 Maggio 2022 8:29