Parola ad Andrea Agnelli. Il presidente della Juventus ha parlato in occasione di un evento organizzato da Il Foglio a San Siro. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com: “Io fuori dalla Juventus? Sono sereno, so quello che stiamo facendo e mi sto divertendo che è la cosa fondamentale”.
UN TITOLO – “La Coppa Italia conta solo se si perde? No, ogni trofeo conta e credo che il più importante in assoluto sia il campionato perché ti dà la fotografia di chi è più forte di tutta la stagione. Quella con più appeal è la Champions League ma ogni titolo conta”.
RIMPIANTI – “Rimpianti? Chi non vince porta rimpianti. Ci sono stati momenti negativi, quello che fa effetto è che Juventus-Inter ha portato a giudizi diametralmente opposti sulle due stagioni”.
ALLEGRI – “Abbiamo un progetto di lungo periodo, sapevamo che quest’anno sarebbe stato difficile e avere rimpianti per la mancata vittoria finale è di buon auspicio per il futuro”.
ARRIVABENE – “Arrivabene è un amministratore delegato di alto livello e ideale”.
SUPERLEGA – “Superlega? Fa riflettere la veemente reazione delle organizzazioni internazionali su un gruppo di club, alcuni dei quali si sono spaventati. Per sostenere la battaglia giuridica bisogna sentire di avere le spalle larghe. Con calma e serenità attenderemo il giudizio della Corte europea. I dialoghi sono interrotti ma questo non toglie che dal mio punto di vista rimangano affinità. Non è stato un attacco a Ceferin, il tempo sarà galantuomo”.
LA SUPERLEGA DI ORA – “Una Superlega di fatto ce l’abbiamo già… Avremo una Premier League tutto l’anno e una che si gioca da marzo in poi in Europa. Questa è una polarizzazione di fatto che esiste già”