Allegri conferenza oggi – Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Benfica. Il tecnico bianconero si è soffermato a parlare di quanto successo durante Juventus-Salernitana e della situazione infortunati per quanto riguarda la sfida di domani contro i portoghesi del Benfica. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com:
INFORTUNATI – “Abbiamo recuperato Di Maria, non so se lo schiererò dall’inizio, ha fatto solo un allenamento. Szczesny stava finendo l’allenamento e lo saprò solo dopo la conferenza. Alex Sandro ha avuto un problemino all’adduttore sull’intervento da rigore e valuteremo se sarà a Monza. Rabiot e Locatelli sono out. Abbiamo questi giocatori fuori, ma recuperato Di Maria”.
Allegri conferenza oggi, le parole del tecnico bianconero
BENFICA – “Ha una storia europea importante, sono abituati a queste partite. Squadra fatta di bravi giocatori, l’allenatore tedesco gli ha dato aggressività, viene da 11 risultati positivi. Domani non è decisiva, ma importante. Per ottenere un risultato, come la vittoria, bisogna fare una prestazione di squadra, come compattezza, stare nella partita e avere poche amnesie. In Europa le paghi a caro prezzo”.
FORMAZIONE – “Milik-Vlahovic o Di Maria? Devo valutare, ho anche un dubbio a centrocampo. Domattina deciderò il da farsi. Stiamo bene, abbiamo energie e stiamo recuperando energie per la partita di domani”.
DIFESA A 3 – “Dipende dalle caratteristiche, per ora a seconda della partita possiamo difendere e costruire a 3 e a seconda della partita ci metteremo a 4. A Parigi abbiamo iniziato in un modo e finito all’opposto, domenica lo stesso. Dipende da come si mette la partita, da come difendono loro, è questione di come c’è da muoversi, di come andare a prendere lo spazio”.
CONTINUITA’ – “Ne abbiamo parlato. Serve equilibrio. Se c’è un momento in cui non riesci a fare gol, non devi subirlo. Non è vergogna lo 0-0 a fine primo tempo, ma non devi subire gol. Abbiamo preso uno e abbiamo preso anche gol a tempo scaduto a fine primo tempo. Lì la squadra non deve andare in agitazione, stato d’ansia, perché magari abbiamo subito un gol o perché l’avversario ha preso il sopravvento. Ci sta che la squadra subisca, ma se non riesci a fare gol non è detto che devi prenderlo. Bisogna trovare un equilibrio. Quando siamo andati in vantaggio, a volte ci siamo fermati”.
ESTERNI – “Ho Cuadrado, De Sciglio, per fortuna ho anche Danilo, che può fare terzino, centrale, può giocare a centrocampo. Menomale ce l’ho”.
REAZIONE – “Guardiamo la cosa positiva. C’è questa voglia di fare, che ci porta a strafare, ma non serve strafare, serve solo fare. Le partite sono lunghe. La voglia di strafare è quella di cercare di andare a vincere le partite in 10′, quarto d’ora, ma non è così, nel calcio non è così, capitano anche queste cose ma non è così. In quei momenti lì serve equilibrio, abbiamo 95 minuti di tempo a disposizione per vincerla. Ci deve far stare sereni, non è che dobbiamo prendere gol quando non riusciamo a farlo. Ecco l’equilibrio e la forza di una squadra, è la forza in se stessa. E’ anche ambientale, ci spazientiamo troppo presto, vincere le partite è difficile, si vince anche alla fine, le cose possono andare al contrario, ma serve giocare da squadra”.
VLAHOVIC – “Sta migliorando negli aspetti che sono da migliorare. Dusan dei giocatori giovani e con meno esperienza, con Haaland e Mbappé è tra i tre migliori”.
PARADOSSO AGITAZIONE – “Abbiamo un’esperienza in tanti giocatori, ma anche giocatori che hanno poche partite in Champions, in campionato, comunque giocare alla Juve non è semplice, siamo sempre sotto pressione e abbiamo sempre voglia di vincere, con questa spinta dall’esterno che ci fa bene. Normale che sotto quest’aspetto bisognerà migliorare tanto. Bremer è alla seconda partita in Champions, credo. E’ un acquisto straordinario della società. A livello d’esperienza è alla seconda. Le pressioni, psicologicamente… vorremmo avere risultati diversi, ma lavoriamo bene. Ci mancano dei punti. Ci dispiace, ma abbiamo tutto il tempo per recuperare. Una partita difficile, complicata”.
PER NON STRAFARE – “E’ semplice. Dico ai ragazzi: nessuno vi chiede di fare 3 gol o di salvarne 3. Ognuno deve fare il suo, con cose semplici, mettersi a disposizione della squadra. Strafare ti porta a fare cose in più, che è un bene ma anche un male. I risultati sono sempre di squadra, nell’arco di una carriera ci saranno momenti di difficoltà durante le partite, non vinci sempre 3-0, 4-0. Ci sono gare che vinci di sofferenza. Il calcio è fatto di questo, ma va migliorata la prestazione”.
RISPOSTA AIA – “Non ho mai espresso giudizi sugli arbitri, non sta a me esprimerli su niente. L’argomento è chiuso, l’unica cosa è che non so se sarò squalificato domenica prossima. Credo che per l’allenatore sarebbe meglio fargli pagare una multa salata, beneficienza a chi ne ha bisogno. Ma la domenica sia in campo. Dovrebbero riflettere. In questo momento fare anche una raccolta dove mettiamo i soldi delle multe e dei comportamenti sbagliati e magari aiutare chi ne ha bisogno”.
L’ESPULSIONE – “Gli allenatori sono molto nervosi? Può darsi che sia il caldo, ci vorrebbe un bagnetto al mare… Parlo per me, domenica ho avuto una reazione sbagliata, era il 93′ e mi dispiace. Più che una squalifica, sarei stato contento di pagare una multa. Da mandare e non da tenere lì”.