Allegri – Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, presenta la sfida con lo Spezia di domani sera. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com:
SPEZIA – “Rotazioni? Domani ci saranno dei cambi, giochiamo ogni tre giorni, c’è chi viene da 6-7 partite di fila. Lo Spezia ha vinto a Venezia, creando molto. E’ una squadra sbarazzina, che gioca senza eccessive preoccupazioni. A giocare nel suo stadio non è mai semplice. Bisogna fare una partita sotto l’aspetto mentale e di corsa. Alla lunga la tecnica dovrà venire fuori”.
CHIELLINI OUT – “Morata ha recuperato e sta bene. Solo Chiellini out, un po’ febbricitante e lo lascio a casa. Gli altri stanno bene, bisogna fare una vittoria e le cose inizieranno a vedersi in maniera diversa. L’altro giorno bella prestazione, ma dobbiamo migliorare negli errori tecnici. Sbagliamo in momenti in cui non c’è tanta pressione. C’è stata una buona fase difensiva e offensiva, contro un Milan che non perde ed è la prima dal post Covid. C’è da vincere, nient’altro da fare. In campionato non siamo riusciti a farlo. Era da 60 anni che la Juve non aveva 2 punti dopo 4 partite. Dobbiamo cercare la vittoria, fare qualcosa in più. Poi c’è la Samp, il Chelsea, chiudiamo lo step di partite col Torino”.
PASSATO – “Non ha più senso, sono passati tanti anni. Questa Juve è diversa da quella che avevo. Post partita ce l’ho anch’io uno sfogo, non sono di ferro anche se sono distaccato e lucido nelle cose. Visto che due anni che giocano di seguito, quelli che vanno in panchina devono essere determinanti come entrano. Come approccio. Altrimenti non si può giocare in 10. Valeva domenica, a Malmoe, a Napoli, con l’Udinese. Si giocavano in 14, le partite. Ora in 16. Esigo il rispetto di chi entra, devono entrare a dare una mano ai compagni. E’ rispetto e responsabilità. Non ci sono colpe, bisogna essere pronti. Domani diversi cambi, ero piccolo così e mi dicevano di non ragionare: conta il campo, il terreno verde, bisogna dimostrare lì. Molto più semplice”.
PARTITA – “Ho rivisto la partita di domenica, abbiamo sbagliato dal 45′ al 52′ otto palle gratuite. Non si può. Quando la squadra doveva recuperare palla, bisogna avere una buona gestione. Passare bene, con i tempi giusti. Le occasioni potenziali, con Rabiot, la palla sbagliata di Bentancur, passaggio sbagliato di Morata 3 vs 1. Se sbagli tecnicamente, ti arriva l’angolo e la paghi. Poi potevamo perdere, abbiamo avuto la fortuna di non perdere la partita. Abbiamo rischiato anche di perderla. Quei momenti della partita bisogna farli meglio, tecnicamente e con più lucidità”.
BENTANCUR – “Non trovo in difficoltà nessuno. Inutile spiegare per 3 giorni, anzi a dire… quello che conta sono i risultati. Bentancur non è in difficoltà. Ha fatto una bella partita. Rabiot una grandissima partita. Ad Adrien manca qualcosa in zona gol, dev’essere lucido, con tecnica, forza e corsa non può non fare gol. La squadra ha fatto, così come a Napoli, una buona partita. Fino all’angolo il Milan aveva rimbalzato su di noi. Ma non basta per vincere la partita. Poi se la squadra avversaria ti mette pressione e non ti fa uscire, è un altro discorso. Abbiamo fatto errori gratuiti”-
PERSONALITA’ – “Le vittorie sicuramente aiutano. Ma non parliamo di squadra giovane. Parliamo di una squadra con giocatori molto bravi, c’è chi ha esperienza e meno esperienza. I giovani hanno 18 anni, non 23-24 anni. Diciamo poi che a livello internazionale, l’esperienza di Alex, Bonucci, Cuadrado, non ce l’ha Locatelli. E Locatelli ne ha giocata una con il Malmoe l’altro giorno, in Champions. La Juve ha giocatori con esperienza e con poca esperienza. I giovani sono un’altra roba”.
SENZA VITTORIA? – “Cambiano gli obiettivi? Non ha senso parlare di obiettivi a lunga scadenza. Bisogna battere lo Spezia, anche se è difficile. A vedere la classifica, e non voglio vederla, è uno scontro salvezza. C’è da essere realisti. Pensare a 3 mesi non serve, pensiamo a domani. Poi vedremo alle 8 cos’abbiamo fatto”.
CHIESA – “Dal punto di vista tattico non cambia niente. Chiesa e De Ligt titolari. Due li abbiamo già cambiati, vedremo qualcun altro. Da qui a domani…”
DIFESA A 3 – “La mia Juve a 3 non ha mai difeso, ma sempre a 4. Poi nella costruzione, con un centrocampista o un terzino, non cambia. Dipende dall’avversario per avere superiorità numerica. Ma credo sia normale. Ma a 3 non abbiamo mai difeso. Si difende a 5 o a 4. A 3 prendi gol ovunque. 3 difensori in 60 metri, lasciarli in mano a Cristo… C’è da coprire 68 metri di campo. Meglio in 4, o in 5”.
ARTHUR E KAIO – “Dopo la sosta all’interno della squadra. Procedono molto bene”.
RUGGINE – “No, come in tutte le cose bisogna avere l’abitudine. Sono due mesi mi sono già riabituato. Capisco che vengono tutte le possibili problematiche. Sono sempre stato abituato a trovare soluzioni senza parlare di problemi. Siamo più efficaci. Qui non c’è da parlare dei problemi, ma solo da fare. Se facciamo, siamo concentrati”.
SZCZESNY-RABIOT – “Non c’è nervosismo, è normale. Il portiere richiama, c’è pure discussione, ma nello spogliatoio è sempre successo. A volte anche scazzottate. C’era la tensione della partita. Anche durante l’allenamento… Domenica abbiamo sbagliato sul calcio d’angolo. La prossima volta faremo sicuramente meglio. Chiesa sta sul palo e deve stare sul corto. Rabiot due metri dopo. Szczesny si è arrabbiato per questo. Il calcio è fatto di questi dettagli”.
LOCATELLI – “Bene, sta facendo buone prestazioni. Anche Manuel non è abituato a giocare ogni 3 giorni, la Champions, con la maglia della Juventus. Un conto è giocare contro il Milan con il Sassuolo, un conto è farlo qui e poi ce n’è un’altra ogni tre giorni. Lo sforzo è diverso”.
CHIESA – “Per giocare esterno? Il nostro obiettivo è quello di migliorare singolarmente i giocatori. Tutti devono migliorare. Anche Chiellini si mette in discussione, figuriamoci gli altri con meno esperienza. Chiesa punta la porta e tira. Poi ci deve mettere lo smarcamento, non giocare tutte le palle a cento all’ora. Fa parte della lettura delle partite, altrimenti al sessantesimo lo devi buttare via. Deve capire quando la palla va tenuta, quando bisogna dribblare. Fa tutto parte del bagaglio calcistico del giocatore. Ha qualità straordinarie di base. Rabiot deve finalizzare di più, non può fare 3 gol. Deve farne 10, 12. Tutti bisogna migliorare Anch’io”.
PALLA PESANTE – “Come si allena questa capacità? Non è martellamento. Mi chiedete robe, io vi potrei rispondere… Do delle valutazioni sui giocatori, devono migliorare singolarmente tutti, se si lasciano lì a fare ciò che sanno fare, per come ragiono io ci dev’essere una crescita. Paghiamo per i giocatori con meno esperienza. Non è martellamento. Stiamo lavorando insieme per arrivare a obiettivi importanti, di risultati di campo e personali”.
Questo post è stato pubblicato il 21 Settembre 2021 15:09