Allegri contro Sarri, risultati contro gioco. Quante volte l’abbiamo letto e sentito. Milioni. Filosofie diverse dello stesso gioco, in cui alla fine conta chi vince, probabilmente più del come si vince. Lo dice la storia della Juve, per cui “vincere è l’unica cosa che conta”. E allora, dati alla mano, qualche confronto deve essere fatto, con le relative precauzioni e pur sapendo di essere “solo” a dicembre.
JUVE DI ALLEGRI – Un anno fa, alla quindicesima giornata, la Juve di Allegri aveva collezionato 14 vittorie e 1 pareggio, con 32 gol fatti, 8 subiti e 43 punti totali. Era arrivata una sconfitta, poi ininfluente, nel girone di Champions.
JUVE DI SARRI – Sarri, nello stesso periodo: 11 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta, con 26 gol fatti, 15 subiti e 36 punti.
Il confronto è chiaro: meno gol segnati, più reti subite e ben 7 punti in meno, per un campionato che, lo scorso anno a questo punto, era già quasi archiviato. Cos’ha guadagnato la Juve? Per ora un gioco un pizzico più brillante, ma comunque non così redditizio. E una difesa decisamente più traballante.
Analisi di una porzione di stagione, che potrà regalare sorprese e sorrisi, ma che danno un’idea chiara: la Juve deve crescere, molto. E anche i tifosi non perdonano…
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 8 Dicembre 2019 16:08