Il CT dell’Argentina Lionel Scaloni ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:
MONDIALE – “Siamo partiti ad interim con l’idea di provare più gente possibile. Volevamo formare un gruppo nel quale poi inserire Messi, attorno al quale abbiamo costruito una squadra con giocatori che pareva difficile unire. De Paul oltre a giocare bene ha un gran fisico, tatticamente è intelligente e in Italia è migliorato molto, da ala è diventato un interno e ne abbiamo approfittato”.
PAREDES – “Paredes ha avuto un’evoluzione tattica simile a quella di Pirlo, del quale ha la stessa tecnica: quando ha il campo davanti a lui fa diventare tutto facile, e ha il passaggio verticale che apprezziamo molto. Vogliamo gente col piede buono e uno o due che possano rompere le linee. Peccato aver perso Lo Celso, ma oltre a De Paul e Paredes ci sono Palacios, Enzo Fernandez, Guido Rodriguez e nella categoria dei giocatori piccanti, abbiamo Di Maria, Angel Correa o Julian Alvarez. Più Leo”.
“Nell’eterno dibattito argentino tra bilardisti e menottisti, due allenatori che adoro, di fatto noi quando abbiamo la palla giochiamo molto bene e si può dire che siamo menottisti e quando non ce l’abbiamo ci trinceriamo e siamo bilardisti. Oggi il calcio non è solo una cosa, bisogna sapere che in un momento della partita il rivale avrà la palla e la cosa non deve generare alcuna ansietà, perché non si può controllare”.
Questo post è stato pubblicato il 20 Novembre 2022 20:27