Aumento capitale Juve – Oggi è il giorno in cui si chiuderanno le contrattazioni per l’aumento di capitale da 400 milioni di euro. Un fatto ritenuto vitale per la Juventus e per la sua continuità aziendale, una giornata che non può che essere determinante per il futuro. E’ stata, infatti, la stessa Juve al momento dell’apertura di un secondo filone di inchiesta che porterà a nuove perquisizioni e sequestri con l’obiettivo di verificare l’esistenza e i movimenti legati al trasferimento di Cristiano Ronaldo al Manchester United ad annunciarlo sul proprio sito ufficiale, aggiungendo ai documenti pubblicati alcuni passaggi sulle condizioni di sottoscrizione, o meno, dell’aumento di capitale.
Un fatto dovuto essendo quotata in borsa, ma comunque significativo e che recita: “Ove l’Aumento di Capitale fosse eseguito solo parzialmente, affluirebbero al Gruppo risorse finanziarie in misura limitata. In tali evenienze, in assenza di ulteriori tempestive misure a sostegno del Piano di sviluppo Aggiornato e confermato, la capacità del Gruppo di mantenere il presupposto della continuità aziendale nell’arco di Piano verrebbe meno”. Scenario dovuto per legge, con la Juve che deve necessariamente comunicare e raccontare al mercato anche le ipotesi più estreme, esasperando i rischi societari.
LA GIORNATA DI OGGI – Come scrive calciomercato.com, oggi la Juventus tirerà le somme del periodo di contrattazione e capirà quante delle opzioni saranno rimaste inoptate dagli investitori in seguito alla scelta di Exor di fissare il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni a sconto del 35,32% su TERP (Theoretica Ex righ Price). In sostanza chi non voleva aderire all’aumento aveva tempo fino ad oggi per rivendere i propri diritti e chi non lo ha fatto da oggi sarà obbligato a sottoscrivere l’aumento o perdere le proprie azioni. Da qui si aprirà una nuova fase di vendita che si chiuderà definitivamente il 16 dicembre, termine ultimo per la sottoscrizione dei titoli, ma la adesioni da parte del pubblico sono, fino a questo momento, molto al di sotto delle attese dello stesso club.
EXOR E BANCHE – Intanto Exor, come da comunicato ufficiale, si è già impegnata a garantire 255 milioni (di cui 75 già versati) dei 400 previsti, e per i restanti 144,9 milioni, se non ci saranno impegni concreti da parte degli investitori, la palla passerà alle banche Goldman Sachs, JP Morgan, Mediobanca e Unicredit che stanno agendo in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners e che, salvo sorprese, copriranno per intero la quota di azioni rimaste inoptate dagli azionisti diversi da Exor.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 10 Dicembre 2021 16:47