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Bergomi sull’Inter: “Quando perde critiche pesanti, non è giusto”

Bergomi sull’Inter – Beppe Bergomi, ex capitano dell’Inter ora opinionista in tv, è stato oggetto di discussione un po’ ovunque negli scorsi giorni dopo le “scintille” in diretta con Del Piero sulla questione scudetto. Oggi alla Gazzetta ribadisce il suo concetto. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com: “L’Inter non è costretta a vincere. Io credo che questo sia un campionato molto equilibrato e alla fine vincerà chi sarà capace di avere “pazienza” ed equilibrio. Vede, il cammino è lungo, la stagione è particolare e inciampare di tanto in tanto ci sta”.

“Bisogna essere bravi a non esaltarsi troppo quando si vince né deprimersi dopo una sconfitta. Capisco che l’Inter dopo il secondo posto dello scorso anno può migliorare solo vincendo, ma nel calcio nulla è scontato. Quando perde l’Inter la critica è pesante, se succede alle altre fa meno clamore e non è giusto”.

Bergomi sull’Inter, le parole dell’opinionista Sky

Ma davvero pensa che la rosa dell’Inter non sia da scudetto?
«No, ma quando analizziamo e giudichiamo, bisogna farlo nella maniera giusta ed equilibrata. Non vedo la rosa dell’Inter migliore delle altre. Poi chiaro che deve fare di tutto per provare a vincere e sono sicuro che resterà in lotta per il titolo fino alla fine. Però non posso essere d’accordo con chi ritiene l’Inter la favorita e credo pure che alla lunga questa pressione – dei media e dei tifosi – rischia di creare aspettative troppo elevate e anche di generare ulteriore pressione sulla squadra».

Dunque, chi è la sua favorita per il titolo?
«Vedo sempre la Juve davanti a tutte, per qualità e profondità della rosa. Poi Inter, Milan e Napoli possono giocarsi le loro carte, ma tra loro si equivalgono. E pure Atalanta e Roma non sono certo lontane. Il problema dell’Inter per me in questo momento è il punto di partenza della critica: l’uscita dalla Champions ha portato a pensare che siccome ha fatto investimenti e ha un allenatore vincente, ora deve vincere per forza. Ma non è così».

A proposito di allenatore, lei ha sempre difeso Conte.
«Certo, non si può mettere in discussione il lavoro di Antonio perché la crescita della squadra è sotto gli occhi di tutti. E sono convinto che sia proprio Conte il valore aggiunto dell’Inter. Lo dice la storia della società: si è sempre vinto quando alla guida tecnica c’era un uomo forte, un leader. E Conte è esattamente l’uomo che serviva all’Inter per tornare in alto».

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Questo post è stato pubblicato il 9 Gennaio 2021 13:30

Leonardo Costa

Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative nell'ambito giornalistico, mi sono specializzato in quello sportivo e in particolare con il portale Calcioj.com. Da sempre pratico sport con una passione particolare per il calcio e la bici. Occhio sempre vigile sull'evoluzione dell'informazione.

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