Bernardeschi in conferenza – Federico Bernardeschi parla in conferenza post Juve-Zenit.
COSA LASCIA – “Sicuramente lascia grande soddisfazione aver raggiunto gli ottavi con due partite d’anticipo. Credo che la cosa più importante stasera era vedere gli uomini che eravamo. Nelle difficoltà devono venire fuori gli uomini, e noi ne abbiamo tanti. Siamo venuti fuori, con atteggiamento giusto, fisico e mentale. Fatta una grande partita sotto il punto di vista dell’intensità, dev’essere la normalità. Lo sappiamo e lo sappiamo bene. Stasera ci godiamo questa soddisfazione, aver raggiunto gli ottavi con due giornate d’anticipo. Grande risultato”.
CONTINUITA’ – “Ci sono state 7 partite in cui siamo stati Juventus, con i risultati che sono arrivati con l’atteggiamento giusto, voglia di sacrificarsi e tutto il resto. Ci capita di cadere e dobbiamo migliorare questa cosa. Non è accettabile la posizione in campionato. Lo sappiamo noi e di questo ne siamo consapevoli, ora come dice il mister c’è da stare zitti e lavorare. Tra qualche mese rialziamo la testa e vediamo dove siamo. Ma non era facile stasera, solo grandi uomini fanno una partita del genere”.
PROBLEMA APPROCCIO – “Evidentemente penso di sì, come ha detto il mister è lì che abbiamo perso punti importanti, subito tanto. Dove la Juve ha creato la sua storia, dove la Juve negli ultimi anni con nove scudetti di fila ha creato i propri campionati contro queste squadre. Bisogna tornare a quel sacrificio. Che sia contro Real o Barcellona, partite di cartello, ma anche e soprattutto contro le medio-piccole, che poi non lo sono perché hanno giocatori forti. Serve più attenzione”.
MANCA IL GOL – “Il gol mi piace farne, credo che stasera era più importante fare una bella prestazione. Dimostrare che il gruppo c’è e c’è voglia di rialzarsi, è sempre più forte. Gli obiettivi collettivi sono più importanti di quelli personali. Sono contento che stasera abbiano fatto gol. Dobbiamo continuare così, dev’essere la normalità”.
SCATTATO QUALCOSA – “In Champions è diverso? Sicuramente quando ci sono partite di cartello, ovviamente tutto è più facile. Inutile nascondere la verità. Se giochi con squadre blasonate, l’attenzione si alza, la voglia di giocare la percepisci subito. Ma in realtà dobbiamo averlo contro le squadre che apparentemente non sono di cartello. Lì inciampiamo e facciamo passi falsi. E’ un problema da risolvere e lo stiamo risolvendo. Non può capitare”.
CONTRATTO – “Penso sicuramente a fare bene, come sto facendo. E a continuare. Poi questi discorsi ci saranno le sedi opportune per affrontarlo. Ma ora per me è più importante concentrarsi su altro, queste cose verranno di conseguenza”.
STAGIONE DIVERSA – “Cos’è cambiato? Credo di aver chiuso un cerchio con l’Europeo, ho passato momenti difficili e sono orgoglioso dei momenti difficili che ho passato. Credo che un uomo, un ragazzo intelligente sappia solo prendere le cose buone dai momenti difficili. E rialzarsi dai momenti difficili. Non rinnego niente, mi sono serviti, li ripasserei tutti. Mi hanno fatto male, soffrire, ma anche crescere. Per me è importante. Sto facendo bene, sono contento, ma la cosa che mi piacere è aiutare la squadra, essere a disposizione, del compagno, credo che per un giocatore sia fondamentale. Quanto creato all’Europeo ci deve essere d’insegnamento ogni giorno. Noi che abbiamo vinto dobbiamo portare questo dentro la Juventus”.
RITIRO – “Fa bene? Penso di sì, se c’è un gruppo sano e genuino si ha piacere di stare vicino. Dispiace per le persone che ognuno di noi ha a casa. Ma ci sono momenti dove bisogna fare delle rinunce, dei sacrifici per tirare fuori delle cose importanti come l’atteggiamento e la prestazione di stasera. Ne siamo consapevoli e ne è consapevole il mister, oltre alla società: la posizione in classifica non rispecchia la storia del club e le qualità della squadra. Noi calciatori lo sappiamo”.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 3 Novembre 2021 10:36