Caos Juve – Il futuro in 5 gare. L’ultimo weekend di Serie A ha peggiorato ancora la corsa alla Champions League, perché la Juve si è fermata (insieme al Milan), ma Atalanta e Napoli no. A Firenze è arrivato un pareggio misero che riporta al 2010-11, l’ultima volta che Madama mancò la Champions, e mette parecchia paura a una squadra ormai disabituata a lottare nelle giornate conclusive.
La Champions è l’obiettivo minimo per evitare il fallimento, perché porta soldi, prestigio e tutto il resto. In ballo ci sono ancora 5 giornate, in cui Pirlo e la Juventus potranno raddrizzare la stagione, ma serve una decisa inversione di tendenza. Sotto accusa ci sono tutti.
IN DISCUSSIONE – Da Pirlo ai giocatori fino ai dirigenti. La paura diventa un sentimento inevitabile, specialmente di fronte a una squadra che appare spenta e senz’anima. Come riporta la Gazzetta, alcune riflessioni diventano inevitabili dopo un’annata così cupa e nessuno è più così sicuro del suo posto, soprattutto Pirlo.
Per lui maggio sarà un mese decisivo, così come per Nedved, Paratici, Agnelli e anche per molti giocatori (“per la dirigenza i giocatori sono troppo molli”) perché la prossima Juventus potrebbe essere figlia di una profonda rivoluzione.
LA SPACCATURA – E, chiosa la rosea: “Di sicuro l’armonia non regna sovrana, anche all’interno dello staff tecnico: da una parte c’è Pirlo con i fedeli collaboratori Baronio e Gagliardi, dall’altra Tudor, vice di nome ma non di fatto, finito ai margini per divergenze di vedute e per non essersi integrato con il team «moderno» (così lo definì il presidente) portato alla Continassa dal Maestro”.
fonte: ilbianconero.com
Questo post è stato pubblicato il 27 Aprile 2021 16:31